21-02-2018 ore 20:53 | Politica - Crema
di Lidia Gallanti

Elezioni. Liberi e Uguali, Civati a Crema per parlare di lavoro: 'serve svolta progressista'

Giuseppe Civati fa tappa a Crema per parlare di lavoro, "la più potente forma di lotta alle disuguaglianze". La definizione è di Marta Andreola, candidata cremasca al consiglio regionale con il casalasco Fabrizio Aroldi. Il coordinamento territoriale di Liberi e Uguali si è riunito mercoledì 21 febbraio nella sala dei ricevimenti del Comune per parlare di occupazione. Ospite il leader del partito di sinistra, nato come alternativa progressista alla coalizione democratica.


Disuguaglianza e cambiamento culturale

Precariato, disparità salariale, sono questi i temi sollevati da Andreola a inizio conferenza. L'accento si posa sulla disuguaglianza di genere, che "penalizza le donne e in particolare le madri lavoratrici. Basti pensare che su scala nazionale dal 2015 le dimissioni di donne con figli a carico sono aumentate del 44 per cento". Oltre a "servizi per l'infanzia e misure per ristabilire un uguale trattamento tra lavoratrici e lavoratori", la candidata sottolinea "il bisogno di creare consapevolezza e un cambiamento culturale radicale".


Diritti e garanzie
Sui diritti dei lavoratori interviene Aroldi, sottolineando "la necessità di contrastare l'uso illecito della mano d'opera e creare una cultura del lavoro, che riconsideri il ruolo dei sindacati come organismi in grado di garantire e tutelare i diritti dei lavoratori". Lotta alla "delocalizzazione delle imprese", pena "la restistuzione di tutte le agevolazioni e i contributi pubblici ricevuti". Più investimenti pubblici per "ridurre la disoccupazione e sostenere la crescita dei salari".

 

Verso una proposta progressista
"Non si tratta di una lista civetta né di un trucco elettorale. Non siamo qui per opporci al renzismo, siamo qui per sfide più alte" afferma Civati. "Nel vuoto siderale di una campagna elettorale sprovvista di contenuti, il confronto tra classe politica e società evidenzia lo scollamento con un Paese che chiede risposte, soluzioni e progetti. Occorre parlare di ciò che avverrà dopo il 4 marzo, quando sarà il momento di mettersi al lavoro per ricostruire una proposta progressista per il Paese".

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