21-01-2013 ore 11:11 | Politica - Crema
di Riccardo Cremonesi

Cava di argilla, Pianalto della Melotta. Dopo l'interrogazione del Pd, Dellera (SeL) ricorda l'esposto in Procura dello scorso ottobre

Il coordinatore cremasco di Sel Alvaro Dellera plaude all’iniziativa dei consiglieri provinciali Andrea Virgilio ed Eugenio Vailati, che riveste anche il ruolo di vicepresidente dell'assise provinciale.

L'interrogazione
I due esponenti del Partito Democratico hanno protocollato un'interpellanza a risposta scritta - in allegato il link - sulla deliberazione delle Giunta Provinciale, che ha affidato un incarico professionale esterno per la riperimetrazione dei geositi all’interno del Pianalto della Melotta.

Esposto in procura
Sulla vicenda torna Alvaro Dellera ricordando ai consiglieri e all’intero consiglio provinciale che "a nome e per conto di Sinistra Ecologia Libertà, lo scorso 2 ottobre 2012", presentò un esposto alla procura della repubblica presso il tribunale di Crema, "circostanziando con documenti ufficiali, le gravi irregolarità che gli uffici della Provincia di Cremona hanno compiuto nel far approvare alla Regione Lombardia, l’inserimento nella revisione del piano cave provinciale il giacimento di argilla posto all’interno del geosito, Pianalto della Melotta”.

I danni dell’escavazione
“Questo passaggio approvato dalla Regione Lombardia - aggiunge Dellera - nonostante leggi di interesse Comunitario Regionale, Provinciale e Comunale lo tutelino. Come conseguenza, sta portando ora la Provincia di Cremona a richiedere modifiche al Ptcp provinciale disconoscendo tutte le tutele in atto. Queste procedure, oltre ad aprire la via all’escavazione di oltre 4 milioni di metri cubi di argilla, si configura come un inutile spreco di danaro pubblico, avendo già la perimetrazione dei geositi come dimostrato nel nostro esposto, ed avendo al proprio interno personale altamente competente per affrontare progetti di pianificazione territoriale”.

Un favore a qualcuno
“A meno che la nuova perimetrazione, come pensiamo, non serva a togliere la tutela su di una specifica porzione di territorio, quella della prevista cava, configurandosi così come un favore 'ad personam'. Pertanto invito i consiglieri Provinciali, qualora fosse sfuggito, a prendere nuovamente visione dell’esposto allegato per una più incisiva denuncia dei fatti”.
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