20-09-2019 ore 21:13 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Finalpia al bivio: vendere e costruire una casa di riposo o cercare un nuovo gestore

Dalla partecipata riunione della commissione comunale di garanzia sono emerse novità riguardanti la struttura di Finalpia. L’attuale gestore, Comfort Hotels, è stato citato in giudizio per “gravi inadempienze” e il tribunale ha accolto le istanze dei proprietari, ovvero la Fondazione Opera Pia Cremasca. Il presidente, Pierpaolo Soffientini, ha confermato ai consiglieri comunali cremaschi di attendere solo la restituzione delle chiavi dell’albergo a quattro stelle con 29 camere e spiaggia privata. Chiuso da mesi e con un debito in crescita. Nelle ultime settimane i componenti della commissione hanno avuto la possibilità di approfondire tutta la documentazione inerente la struttura, dalle convenzioni ai bilanci. Il canone di affitto, non versato, ammonta a 230 mila euro l'anno.

 

Le due ipotesi in campo

Ora che si fa? Due le ipotesi discusse in commissione. La prima concerne l’avvio di una nuova gara per individuare un nuovo gestore. La seconda prevede la vendita e il reinvestimento del ricavato – a bilancio vale 8 milioni, ma sul mercato potrebbe anche valere sui 10, 11 milioni di euro - nella realizzazione ex novo di una casa di riposo da 70, 80 posti nel quartiere di san Bernardino. La gestione verrebbe data in comodato gratuito per 50 anni a chi la costruisce. I consiglieri hanno evidenziato che la decisione non compete alla commissione. Sarà quindi interessato il sindaco. Stefania Bonaldi dovrà avviare il percorso che porterà a trattare nei tempi e nei modi più corretti un tema di tale portata.

 

Il nuovo gestore

Al momento e con grande cautela, sul tema si è espresso solo il presidente della commissione, Simone Beretta. Contattato da Cremaonline ha spiegato di non avere alcuna preclusione e di essere pronto a valutare le due ipotesi secondo i modi e i tempi che verranno stabiliti dal sindaco: “nel frattempo, in attesa di definire se vendere o meno, vale la pena di trovare un nuovo gestore. Nel caso, senza avere il problema di remunerare l’investimento, potrebbe pagare un canone maggiore alla Fondazione. In questo modo, tramite un nuovo contratto, potremmo consentire ai nostri anziani di avere accesso alla struttura a prezzi concorrenziali, ai quali potrebbe contribuire l’amministrazione comunale. In questo modo Finalpia potrebbe ottemperare alla sua funzione”.

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