20-09-2014 ore 20:51 | Politica - Milano
di Andrea Galvani

Servizi religiosi. La Lega Nord chiede la modifica delle legge 12 sull’Urbanistica: “regole più ferree, che rendano più difficile realizzare nuove moschee”

“Sto seguendo con molto interesse la questione moschea a Crema e mi fa piacere scoprire che molti cittadini hanno aperto gli occhi sul sindaco Bonaldi e sulla sua giunta e che hanno preso finalmente coscienza del problema che riguarda questo tipo di richiesta”.

 

L'accoglienza spinta

“Mi sono già espresso altre volte sul tema del diritto di culto e sull’integrazione della comunità islamica - spiega il consigliere regionale Federico Lena - quello che tengo a ribadire è che la nostra chiusura non è una questione di razzismo o xenofobia. La Lega Nord dice no alla moschea a Crema, come altrove, per ragioni di sicurezza ma, soprattutto, di integrazione culturale. L’Islam moderato non esiste dobbiamo ammetterlo e comportarci di conseguenza. Basta buonismo, basta accoglienza spinta”.

 

Intesa tra islamici e Stato italiano

“Da quasi dieci anni, come previsto dalla costituzione, si sta cercando di promuovere un documento di intesa tra islamici e Stato Italiano. Lo hanno fatto tutte le confessioni religiose che hanno trovato spazio in luoghi del territorio. Confessioni che si sono perfettamente integrate e adattate alle leggi italiane. Perché l’Islam no?” chiede l'esponente del Carrocio.

 

L'unica legge vigente

“Pare impossibile riuscire ad avere la firma degli Islamici su documenti in cui accettano che l’unica legge vigente in Italia è quella dello Stato Italiano e non quella del Corano. Pare impossibile, ancora, che accettino di riconoscere alle donne un ruolo paritario a quello degli uomini. Impossibile anche che rinneghino infibulazione e sharia. Infine: i servizi segreti hanno confermato l’allarme terrorismo nel territorio italiano. Per questo e per tanti altri motivi di ordine culturale è ora di dire basta alla proliferazione delle moschee”.

 

Progetto di legge

“Il gruppo regionale della Lega Nord ha presentato nei giorni scorsi un progetto di legge per la modifica delle legge 12 sull’Urbanistica, affinché si introducano regole più ferree, che rendano più difficile realizzare nuove moschee. Ma, soprattutto, nella nostra proposta si obbligano i comuni ad autorizzare nuove moschee solo dopo aver sentito il parere dei cittadini attraverso apposite iniziative referendarie. Perché l’integrazione è un processo delicato che richiede tempo e compromessi e non deve essere l’imposizione di scelte di taluni nobili benpensanti di sinistra che in nome del politicamente corretto scavalcano il volere della cittadinanza”.

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