20-03-2017 ore 11:45 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Lgh e A2a, tra Anac e lobby. Rifondazione: "cittadini defraudati delle società pubbliche"

“L’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone si è espressa in in modo durissimo e netto contro l’avvenuta fusione tra Lgh e A2A”. Secondo la federazione cremasca di Rifondazione comunista “l'Anac ha spiegato che non si poteva evitare la gara per la scelta dell'acquirente dato che un’azienda privata e quotata in borsa, come A2A, non può acquisire senza gara il controllo di una società totalmente pubblica come Lgh”.

 

Servizi essenziali

“La fusione resta però valida stando ad Anac, non sanando una evidente irregolarità oltre che scorrettezza verso i cittadini, che si vedono defraudati delle società pubbliche che gestivano i loro servizi essenziali, rifiuti, luce, gas ecc. a favore dei privati e affaristi che ne potranno trarre grandi profitti a scapito della qualità dei servizi, dell’ambiente e di tariffe che, vista anche la probabile multa dovuta all’irregolarità procedurale, non potranno che salire. Insomma – è la tesi degli esponenti di Rc - certa politica ha garantito lauti profitti a pochi a scapito degli utenti costretti anche a pagare le multe per le loro malefatte”.

 

Grandi multiutility del Nord

Rifondazione rivendica di aver fatto il possibile, “insieme al M5s e vari comitati con in cima quello per l’acqua pubblica”, per opporsi ed impedire “operazioni che invece il centrodestra e centrosinistra hanno intrapreso e avvallato, favorendo la lobby delle “grandi multiutility del Nord”. Quanto avvenuto non è un caso ma è un chiarissimo progetto voluto in primis dal Pd, iniziato diversi anni addietro, finalizzato a creare grandi multiutility che potessero diventare i monopolisti di regioni sempre più grandi; con la scusa di essere più concorrenziali si è invece aperto ai privati e della grande finanza”.

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