19-11-2014 ore 10:35 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Musalla in via Milano. Simone Beretta, Forza Italia: “non ci sono le condizioni. La città è divisa, necessario un consiglio comunale aperto”

“Pur apprezzando l'iniziativa, devo dire che farò il possibile perché si possa chiedere un Consiglio comunale aperto, in modo che le riflessioni possano essere più approfondite”. Così Simone Beretta, capogruppo di Forza Italia, torna sull'incontro in sala dei Ricevimenti dedicato al progetto di realizzazione di una musalla in via Milano.

 

Le condizioni e le motivazioni

“Di certo – aggiunge - posso dire che quanto emerso durante il confronto dell'altra sera, in particolare da chi era a favore alla musalla, mi ha convinto che i tempi non sono assolutamente maturi perché sia concessa. Non ci sono le condizioni. È risultata palese la frattura all'interno della città e credo che avessero migliori motivazioni quelli che sono contrari rispetto a quelli che hanno tentato di convincerci”.

 

L'harakiri amministrativo

Secondo l'esponente di centrodestra, “l'idea che l'amministrazione comunale possa mettere a disposizione un'area in via Milano è un harakiri amministrativo, perché significa che il resto dell'area circostante perderà immediatamente valore; certo, a meno che l'amministrazione non abbia già intenzione di realizzarvi accanto qualcosa che ora non conosciamo. Un'altra cosa che non è chiara e che non viene mai detta è che quell'area, comunque, deve andare a bando di gara e non è detto che alla fine vada proprio a loro. E se poi non va alle persone che hanno partecipato all'incontro di lunedì cosa facciamo? Andiamo a cercarne un'altra finché non sono contenti?”

 

Le tre aree nel Pgt

Il sindaco Bonaldi ha spiegato di non aver inserito la realizzazione della musalla nel programma elettorale perché non era a conoscenza della richiesta della Comunità islamica. “E' pura fantasia – sbotta Beretta - credo che la giunta Bruttomesso e ancora prima la giunta Ceravolo non abbiano mai negato un luogo in cui pregare. La giunta Bruttomesso aveva realizzato il Pgt indicando 3 aree per poter realizzare un luogo di culto, certo non specificando fosse per la Comunità islamica: uno a Vergonzana, in un'area privata nei pressi del seminario, uno a Ombriano, vicino ai testimoni di Geova ed una a Santa Maria, in un'area ceduta al comune vicino alla chiesa di Sant'Angela Merici, in via Bramante”.

 

La battuta infelice

“Mi ha lasciato esterrefatto – conclude Beretta - sentire la sindachessa, che ha detto di parlare da cattolica, dire che non avrebbe potuto pensare di far sorgere la musalla accanto ad un luogo cattolico. E' stata una battuta infelice. Vedo che fa parte della categoria delle persone molto aperte purché la musalla sia a casa d'altri, mentre una che la difende a spada tratta come lei non dovrebbe porsi questo problema. Comunque, l'argomento è tutt'altro che deciso”.

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