19-10-2018 ore 16:40 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Plastic free in Consiglio, tra stress, emendamenti e carenza del numero legale

La mozione Plastic free del M5s – con l’obiettivo di “combattere l'uso indiscriminato e l'abuso della plastica” - ha causato un cortocircuito in Consiglio. Ecco in estrema sintesi cos’è successo: Manuel Draghetti ha presentato 9 emendamenti alla sua mozione e annunciato che avrebbe utilizzato tutto il tempo a disposizione per discutere uno a uno tutti i punti (12 minuti per ciascuno dei 9 emendamenti). Arrivati al secondo – dopo 3 ore e 40 minuti dall’inizio della seduta e poco meno di 2 ore trascorse su quest'unico punto - i consiglieri si sono alzati e hanno fatto mancare il numero legale. Di fatto concludendo la seduta. Per Jacopo Bassi, capogruppo del Pd, l’esponente pentastellato ha avuto un comportamento “gravemente offensivo verso l’istituzione Comune, che rappresenta tutti i cittadini cremaschi”. In allegato l’intervento integrale.

 

Lo stress” della minoranza

Chiaramente Draghetti ha dato una lettura differente (integrale in allegato). Riassumiamo velocemente. Il consigliere di minoranza ha motivato i 9 emendamenti con l’obiettivo di “migliorare, arricchire, inserire elementi di azione concreta e fattibile oltre ai soli principi contenuti inizialmente”. Ha scelto di usare tutto il tempo a disposizione – 138 minuti complessivamente – perché “Tiziana Stella è intervenuta a nome della maggioranza dicendo che il sottoscritto "stressa" l'amministrazione e gli uffici e che non dovrei utilizzare così frequentemente e con tanta energia gli strumenti che mi vengono forniti (interrogazioni, mozioni, accessi agli atti, interventi sulla stampa ecc...). È fuori da ogni logica che la maggioranza dica ad un Consigliere di minoranza come debba condurre la propria azione e cosa dovrebbe o non dovrebbe fare. Da qui la decisione di utilizzare tutto il tempo che avevo a disposizione”.


L’uscita dall’aula

Tocca ora all’esponente del Partito democratico: “siamo usciti dall’aula perché non c’era più discussione, ma solo il piacere del consigliere Draghetti di tenere bloccati i lavori del consiglio. La risposta? Non solo ha promesso di ripetere lo stesso metodo quando la mozione sarà presentata nel prossimo consiglio comunale, ma, interrompendo il mio intervento, ha promesso “100 emendamenti” su ogni punto che sarà presentato nell’odg del prossimo consiglio. Punti che oggi ancora non si conoscono, ma sui quali il consigliere Draghetti ha promesso di intervenire per bloccarli. Ci chiediamo: in base a quali considerazioni di merito si basa questa promessa? Che serietà può avere un’azione politica che promette di fermare delibere senza nemmeno conoscerle? È questo che chiedono i cremaschi alla politica cittadina?”

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