19-09-2014 ore 11:41 | Politica - Crema
di Ramon Lombardi

Crema. Enzo Bettinelli e Simone Beretta, Forza Italia: “di sole tasse si suicida anche la speranza”

“Bastava avere la pazienza di aspettare. Da oggi i cittadini, dopo che per l’ennesima volta gli stanno sfilando i soldi dal portafoglio con nuove tasse, incomincia ad indignarsi ritenendo essi stessi la funesta, inusitata ed irragionevole politica tariffaria voluta dalla Bonaldi, perpetrata incoerentemente dalla finiana di sinistra ed assessore al bilancio Saltini e sostenuta da una maggioranza sempre più di sinistra”. Sono queste le parole degli esponenti di Forza Italia, Enzo Bettinelli e Simone Beretta.

 

Saracinesche abbassate

“Non se ne può più. Tasse e solo tasse, quelle maledette tasse che ci stanno dissanguando e che andranno a penalizzare ancora di più le famiglie impoverendole ulteriormente, le imprese e gli artigiani strangolandoli ed impedendo loro di investire e di crescere ed i commercianti che continuano ad abbassare le saracinesche. Tasse che non aiuteranno la ripresa, che non favoriranno nessun nuovo posto di lavoro rendendo tutti più poveri. Se qualcuno ha sperato che gli 80 euro messi in busta paga da Renzi rilanciassero almeno la domanda interna si è già ricreduto. Quei soldi, dati con la mano destra, erano solo indispensabili alla sinistra mano del governo in carica per incassare i proventi delle nuove gabelle che avrebbero propinato al Paese”.

 

Nessun criterio di equità

“La Bonaldi ed il centrosinistra – proseguono - hanno applicato senza alcun criterio di equità l’Addizionale Irpef portandola fino al massimo di legge consentito, hanno mantenuto la salatissima tassa sui rifiuti con il comune quando potevano ridurla rendendosi vergognosamente colpevoli di avere speso dei soldi che non gli appartenevano e che avrebbero dovuto invece restituire ai cittadini dopo che si è riusciti ad ottenere, per merito soprattutto del centrodestra, la riduzione del 15% della tariffa e, dulcis in fondo, la TASI, la finta tassa sui servizi  che non avremo e che va a sostituire in modo più oneroso l’odiosa IMU sulla prima casa che Berlusconi aveva giustamente abolito, per non parlare dell’IMU sulla seconda casa”.

 

Famiglie ed attività economiche in ginocchio

“Tutta roba da mettere in ginocchio famiglie ed attività economiche. Per contro nessuna riduzione della spesa ed una città sempre più in pessimo stato, sempre più in pietose condizioni. In compenso se qualcuno passa da piazza Duomo con la ruota della bicicletta sgonfia può fermarsi a pomparla. Questo è ciò che questo comune è in grado di pensare e di dare come servizi alla sua comunità. Stanno bersagliando in modo indiscriminato tutti, così che il profondo rosso di alcuni servizi a domanda individuale viene fatto pagare anche a chi non è più in grado di poterlo fare. Pensano che le attuali condizioni economiche delle persone siano come quelle di ieri. Roba da matti, sono completamente fuori dalla realtà”.

 

Asili in rosso, questione Moschea

“La scuola materna comunale non può continuare ad essere in profondo rosso di oltre 350.000 euro all’anno quando le altre scuole materne, non senza qualche sacrificio, comunque se la cavano. O insistere con l’attuale perdita di 700.000 euro all’anno degli asili nido  comunali quando quelli privati generano utili. O tenersi le farmacie che non guadagnano un euro quando la loro vendita consentirebbe, diminuendo i debiti del comune,  un miglior decoro della città. Informi la Bonaldi i suoi cittadini sul rapporto di occupazione stranieri/italiani dei nostri 360 alloggi e dell’elevato grado di insolvenza esistente  che tocca sempre agli altri cittadini di “ripianare” e spesso ingiustamente. Informi i suoi cittadini delle case eventualmente assegnate ai profughi. No, lei  insiste per una Moschea che nessuno vuole e che sarà ostacolata in tutti i modi possibili.

 

Solo tasse

“Crescerà, con molta probabilità, e per colpa loro la spesa sociale con l’incremento delle richieste di aiuto delle persone in difficoltà, ma di assi nella manica per soddisfare tale esigenze non ve sono più. Hanno cambiato la giunta ma la musica è sempre la stessa. Solo tasse. Di questo passo è facile immaginare che prima o poi la protesta prenderà il sopravvento rispetto alla rassegnazione. Perché quando è troppo il troppo stroppia. L’attuale amministrazione  è già oggi  consapevole che il bilancio preventivo del 2015 partirà probabilmente da un ulteriore buco di 2 milioni di euro senza contare che non sono certe le attuali previsioni di entrata perché non saranno pochi coloro che non potranno onorare le nuove batoste tariffarie. Che Dio ce la mandi buona”.

 

Inversione di rotta

“Il disastro annunciato di una giunta incompetente – concludono - e non all’altezza della situazione se non per distribuire prebende e posti agli amici ed agli amici degli amici è diventato una realtà. E’ ora di smetterla e di farli smettere di imporre nuove tasse e rincari perché in questo modo stanno asfissiando la città e suicidando anche la speranza. E’ tempo di invertire la rotta e restituire il maltolto a famiglie ed imprese. Il centrosinistra deve ritrovare il senso della misura ma con Sel e Rifondazione comunista è impossibile. Con loro e la Bonaldi la sicurezza è un optional, l’immigrazione indiscriminata un valore, la burocrazia inefficiente il solito valore aggiunto clientelare da non disperdere, le tasse un’infinita certezza, la chiusura delle imprese una responsabilità degli imprenditori, la disoccupazione una conseguenza di altrettante colpe altrui. Non se ne può più e ribellarsi potrebbe  diventare una necessità per sopravvivere. Manca ancora l’aumento dell’Iva sui beni di prima necessità e poi la frittata sarebbe definitivamente servita”.

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