19-07-2017 ore 15:20 | Politica - Cremona
di Gianni Carrolli

Cremona. Udc, sabato a Milano il congresso regionale: “prioritario ripartire dalle radici”

“Durante l’incontro c’è stato una unanime condivisione sul giudizio che Crema ha perso una straordinaria occasione per cambiare perché Chicco Zucchi, da uomo preparato e del fare e con un programma realistico e di prospettiva, aveva tutte le caratteristiche per dare una vera svolta alla città e al territorio. Così non è stato e quello che sta emergendo è che, al di là delle beghe personali e delle eventuali aspettative andate deluse, non tutti hanno remato nella direzione di far vincere la coalizione”. È quanto afferma Giuseppe Trespidi (foto a lato), segretario provinciale dell’Udc, all’indomani dell’incontro preparatorio in vista del congresso regionale dei centristi, in programma sabato 22 luglio a Milano.

 

Il cardine centrista

Accanto all’analisi dei risultati elettorali cremaschi, i tesserati Udc hanno stilato la linea politica e le priorità da presentare al congresso regionale. La prima necessità è “offrire ai cittadini la certezza di una forza centrista, che persegue obiettivi chiari, equilibrati, nei quali il cittadino riesce a cogliere un immediato riscontro di buon senso, di pragmatismo e di lungimiranza”. La traiettoria da tracciare, secondo il direttivo provinciale, “ci conduce alle nostre radici e che trova nel Partito popolare europeo la stella polare di riferimento. Una forza politica di centro, europeista, che percorre le vie democratiche e che ha come base di riferimento la dottrina sociale della chiesa”.

 

I temi da affrontare

“Affermare il valore della nostra identità – aggiunge Trespidi – significa anzitutto riconoscere e ribadire l’orgoglio e il profondo significato delle nostre radici, della nostra storia e della nostra tradizione sociale e culturale, in una concezione laica dello Stato e delle istituzioni. Prioritario è affrontare in modo deciso e lungimirante le questioni centrali legate all’aumento della povertà, alla mancanza di lavoro, alla necessità di semplificare la vita ai cittadini e alle imprese, alla gestione ordinata e composta dell’immigrazione. Invece, purtroppo, non vengono affrontate e troppo spesso diventano solo oggetto di sterili polemiche”.

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