19-04-2019 ore 18:44 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Bilancio 2018, il dibattito: tra sano realismo e timidezze, screzi e problemi complessi

Nella discussione dedicata all’approvazione del rendiconto 2018 del Comune di Crema, il Movimento 5 Stelle, attraverso Manuel Draghetti ha criticato la maggioranza ritenendo scarsa la capacità di riscossione e abbassamento della morosità per i residenti delle case Aler, definita “un bubbone che non avrebbe dovuto raggiungere queste dimensioni”. Malumore anche per “la mancata fornitura degli indici di degrado dell’amianto ancora presente in città”. In chiusura, nell’ambito di un crescente attrito passato anche dai social, ha invitato il collega della Lega “ad approfondire maggiormente le questioni legate al consiglio di Crema invece di lasciarsi andare ad attacchi su questioni di politica nazionale”. Diatriba riguardante la ‘timidezza’ pentastellata sul processo di autonomia della regione Lombardia.

 

Bilancio da tripla A

Il consigliere di maggioranza Gianantonio Rossi ha votato a favore e precisato di non aver mai espresso giudizi sul personale dell’amministrazione comunale, “conoscendone una parte molto molto limitata”. Ha ritenuto il bilancio “solido, da tripla A” e suggerito “l’assunzione di altro personale qualificato, per liberare le figure apicali dallo svolgimento di mansioni” che non dovrebbero essere di loro competenza. Sull’aumento delle tariffe Imu e Irpef, “le maggiori entrate sono significative di una dinamicità imprenditoriale, offrendo agli amministratori la consapevolezza di una maggiore tranquillità, perché il bilancio non sarà in altalena”. Il bilancio “è conclusione logica di un progetto politico presentato alle elezioni e votato”.


Problemi complessi

La situazione Aler “è complessa ed è difficile trovare soluzioni” ha spiegato Emanuele Coti Zelati, della Sinistra, rispondendo ai 5 stelle. Dicendosi tutt’altro che un fan dell’efficienza nell’edilizia residenziale pubblica, ha sollecitato i consiglieri di minoranza “ad offrire contributi concreti nella risoluzione del problema”. Il bilancio del Comune è invece giudicato “solido” dalla Sinistra. Contraria la Lega. Andrea Agazzi ha spiegato perché: “non ho ricevuto risposte che cercavo” sui problemi della gestione della piscina, sulla riqualificazione di viale Repubblica e sull’attualità ed il futuro della Fondazione Benefattori Cremaschi. “Sui cantieri attuali e futuri delle opere non faremo alcuno sconto. Vi giocate tutta la partita”. In fase di discussione ha ringraziato gli uffici per il lavoro realizzato, sostenuto che “la metà dei comuni della Calabria sono in dissesto finanziario” e che “la pubblica amministrazione è un argine di legalità”.

 

Negli investimenti si vede l’amministrazione”

Nel 2018 “gli uffici sono passati da un impegno di spesa entro il 31 dicembre all’obbligo di esigibilità, se ciò non accade i soldi impegnati vanno in avanzo”. Da quest’anno inizieranno i concorsi per l’acquisizione di altro personale e si potrà dare un’ulteriore sferzata agli investimenti. In sostanza il bilancio comunale 2018 è per Tiziana Stella “un motivo di orgoglio”. Ha puntato su “una parte del bilancio” Eugenio Vailati: “la parte degli investimenti 2018 è buona”. Dicendo che “è negli investimenti che si vede un’amministrazione”, ha citato i molti cantieri relativi “all’edilizia pubblica, all’edilizia scolastica e allo sport”, un lungo elenco. Per Vailati “nonostante le difficoltà che vivono i Comuni, le risorse sono state create e il Comune ha dimostrato una discreta capacità di spesa”.

 

Riscossione e contabilità analitica

Parlando degli “strumenti necessari a prendere decisioni consapevoli”, Andrea Bergami ha esternato difficoltà nel valutare con quanta “coerenza” e in base a quale “chiara strategia” del Comune, i soldi siano stati spesi e gli obiettivi raggiunti. In chiusura è tornato a chiedere di non limitarsi a seguire gli obblighi di legge, ma ad adottare una “contabilità analitica, con la possibilità di controllare in tempo quasi reale rispetto a quanto programmato”. Vanno inoltre “condivisi i criteri di assegnazione dei costi, delle entrate e delle uscite. Ad esempio il fondo di Reindustria è andato nella missione cultura. Mi sfugge il motivo”. Grazie alla contabilità analitica “avremmo possibilità di valutare e aggiornare i margini di spesa e costi”, una “maggiore trasparenza” e la possibilità di “confrontarci con Comuni virtuosi”.

 

In estrema sintesi

“Abbiamo un bilancio positivo, ci sono rimasti dei soldi, non ci siamo ulteriormente indebitati, anzi abbiamo ridotto il debito”. Tutto bene quindi? Come spiegato da Francesco Lopopolo, della lista civica Cittadini in Comune, “minoranza e non solo recriminano che avere un residuo significa non aver speso o averlo fatto in modo minore rispetto alle possibilità” e quindi non sia “un vanto”. Eppure, ha aggiunto, come detto dall’assessore Fontana e dalla collega Stella prima di lui, “per poter spendere bisogna disporre di un numero adeguato di personale formato e di procedure gestionali e normative stabili. Ogni cambiamento porta a perdere del tempo”. Nonostante queste difficoltà “pensiamo a differenza dell’opposizione che si sia fatto tutto il possibile”. In chiusura, oltre alla richiesta all’opposizione di adottare un “sano realismo” nel valutare l’operato della maggioranza, l’invito al Comune “di migliorare alcuni ingranaggi della macchina amministrativa per realizzare tutto quanto è stato programmato”.

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