19-03-2018 ore 14:56 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Cremasco. Leadership, i sindaci alla Lega: ‘Coesione e progetti, non siamo burattini’

Fa discutere, sull’onda dei risultati elettorali, “la disponibilità della Lega nord ad assumere la guida del territorio cremasco”. Alla presa di posizione del segretario Andrea Agazzi (qui il dettaglio), replicano sedici sindaci del territorio (documento integrale in allegato). Rispedendo al mittente l’autocandidatura dell’esponente del Carroccio alla guida del Cremasco – bollata come atto di “arroganza” - gli amministratori difendono l’operato del sindaco di Crema “da attacchi personali che nulla hanno a che vedere col dibattito politico sui temi di interesse sovracomunale”.

 

Coesione, coordinamento, progettualità

Rivendicano il lavoro quotidiano e la coesione nell’affrontare “temi scottanti come quello dell’Ospedale allora e quello dello Sviluppo economico e dell'Università oggi”. L’unione ha portato alla costituzione dell’area omogenea, “con un coordinamento che sta affrontando temi decisivi e progetti strategici per il territorio: la banda ultra larga, i problemi legati alla scuola, l'integrazione socio-sanitaria ed il tentativo di valorizzare i tre poli economici di eccellenza del nostro territorio, cosmesi, meccanica di precisione e agroalimentare”.


Il braccio operativo: Scrp

Oggetto del contendere è Scrp, la società cremasca reti e patrimonio. Per i sindaci “è fondamentale avere a disposizione strumenti operativi slegati dalle rigidità dei vincoli che ogni amministratore è costretto ad affrontare all’interno delle strutture comunali. Questo braccio operativo, adeguatamente strutturato e adattato alle nuove sfide – spiegano - siamo convinti che non possa essere altro che Scrp”. Per la Lega nord – ma anche per Fratelli d’Italia – è un “carrozzone da demolire”. Per i sedici, invece è “una sentenza di condanna a morte per colpe immaginarie o per mancata, effettiva conoscenza, o per pregiudizi di parte”.


Comunali 2019

Allargando l’orizzonte, l’anno prossimo si voterà in molti comuni cremaschi. “Quella sarà l’occasione per ribaltare o confermare chi nei precedenti cinque anni ha governato. Fino a quel momento saranno i sindaci eletti a scegliere leadership territoriali, assetti strategici e obbiettivi da perseguire, non certo i segretari dalle stanze dei partiti. Gli amministratori non sono disposti ad essere considerati alla stregua di burattini, da muovere secondo la volontà delle segreterie di partito”.


Il gruppo dei sedici

I sindaci che hanno sottoscritto il documento (in allegato) sono: Doriano Aiolfi (Bagnolo Cremasco), Roberto Barbaglio (Pianengo), Fabio Calvi (Rivolta d'Adda), Ilaria Dioli (Casaletto Vaprio), Giuseppe Figoni (Torlino Vimercati), Pietro Fiori (Castelleone), Marco Ginelli (Ripalta Arpina), Agostino Guerini Rocco (Campagnola Cremasca), Guido Ongaro (Madignano), Alessandro Pandini (Montodine), Raffaele Perrino (Cremosano), Luigi Poli (Spino d'Adda), Maria Luise Polig (Pandino), Walter Raimondi (Pieranica), Gianluca Savoldi (Moscazzano), Alex Severgnini (Capergnanica).

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