18-09-2017 ore 20:15 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Dalle novità in Forza Italia al luogo di culto islamico: parla Antonio Agazzi

Le ferie sono finite. Si torna al lavoro e la politica si rimette in moto. Rientrato dal viaggio in Cina, il capogruppo di Forza Italia Antonio Agazzi fa il punto sull'agenda politica cremasca, a partire dalla richiesta – respinta dal sindaco – di conversione di un capannone in luogo di culto. “Mi stupisce il metodo della Comunità islamica: una persona loro vicina acquista uno stabile e loro ritengono che l’amministrazione debba prenderne atto e approvare una variante al Pgt. Facessero tutti così, i Consigli comunali sarebbero meri esecutori dei voleri di chiunque. Viene da chiedersi: con chi hanno trattato finora il sindaco Stefania Bonaldi e il centrosinistra?”.

 

Il rifiuto del sindaco la rassicura?

“Non so se la presa di posizione del sindaco sia fino in fondo rassicurante. Pare che il sindaco Bonaldi e il Pd ricordino di aver vinto le elezioni anche per le pubbliche assicurazioni fornite, specie a fasce di elettorato di centrodestra, rispetto al fatto che la moschea fosse un treno ormai passato (qui il link all’intervista di Crema Online). Andrei comunque adagio a dare per certo che il tema del Centro culturale arabo sia stato definitivamente archiviato”.

 

Il sindaco si sta spostando troppo a destra?

“Mi pare abbia confermato la linea adottata nello scorso quinquennio. Già allora avevano rispettato la legge regionale definita propagandisticamente anti-moschee; il che dimostra che non si trattava di una legge contro i luoghi di culto islamici ma di un provvedimento ideato per garantire la sicurezza dei cittadini lombardi, in un tempo tutt’altro che esente da criticità nel rapporto con il mondo islamico, a livello internazionale ed europeo”.

 

Come valuta i primi 3 mesi del Bonaldi bis?

“Troppo presto per giudicare: troppo poco è stato fatto complice il periodo estivo. Politicamente la Bonaldi mostra di essere più affrancata rispetto al Pd, sembra più libera da condizionamenti. Continuano gli scivoloni: ai Lavori pubblici ha confermato l’assessore ma è cambiato il dirigente, continuano a proliferare i dossi, con i danni che tutto ciò ha causato a non pochi automobilisti. Sono incuriosito dai nuovi assessori Michele Gennuso ed Emanuela Nichetti: la prima impressione è positiva ma anche in questo caso è troppo presto per giudicare”.

 

Su cosa punterà Forza Italia nei prossimi mesi?

“Un sindaco riconfermato ha una responsabilità in più: il suo operato è destinato a concludersi in un decennio. Non può dire di non aver avuto il tempo necessario. Stimoleremo l’amministrazione a concretizzare questioni quali il superamento della barriera ferroviaria sul viale di santa Maria, la realizzazione delle nuove caserme dei Vigili del fuoco e della Polizia di Stato, la riqualificazione delle aree strategiche come la Pierina e gli Stalloni, temi su cui nelle linee programmatiche il sindaco è stato a dir poco evasivo”.

 

Come procede il suo procedimento disciplinare in Forza Italia?

“La novità è che non sono più solo: il coordinatore cremasco ha ritenuto di deferire anche il consigliere Simone Beretta. Del gruppo consiliare si è salvata solo Laura Zanibelli, evidentemente più “leale” di noi due nei riguardi di un partito in cui è tornata da poco. Abbiamo presentato la memoria difensiva e chiesto di essere ascoltati. Ci tocca difenderci nonostante abbiamo portato personalmente 404 e 196 voti al partito. Mai avuto una dirigenza così politicamente creativa e umanamente ingrata. Ma tant’è. Panta rei, diceva Eraclito”.

369