18-06-2018 ore 20:09 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. In Consiglio solidarietà, consulenze, affari internazionali e richieste di dimissioni

Subito solidarietà e richiesta di dimissioni. Quindi gli affari internazionali con la doverosa verità su Giulio Regeni e la colletta per lo striscione. Si passa dunque per la cronaca nera e l'economia, ovvero per Luca Lanzalone e “le spese sostenute per le sue consulenze”. Infine – ma di questo diremo a parte - l'ordine del giorno tocca la tutela delle mura venete, il cantiere per il sottopasso, la sicurezza nella zona di via Carlo Urbino, il contrasto al gioco d’azzardo e la nuova caserma dei vigili del fuoco. Tutto questo, in estrema sintesi, la seduta odierna del consiglio comunale. Andiamo per gradi. In apertura, in modo da evitare nuove esclusioni dalle future commissioni, Manuel Draghetti (M5S) ha chiesto di convocarle "passando sempre attraverso la segreteria generale”.  Ha ripreso quanto riportato da Cremaonline nelle settimane scorse – qui il dettaglio – ed ha espresso solidarietà a Iose Dioli, il commissario dell'ortomercato minacciato per aver svolto il suo dovere: “vorrei sapesse che non è solo e lo Stato gli è vicino”.

 

Islamici, leghisti e dimissioni

Nonostante la selva di ventilatori neri diligentemente dispiegati al centro dell'aula degli Ostaggi, la temperatura è salita di qualche grado durante l’intervento di Andrea Agazzi. Il capogruppo della Lega si è rivolto al sindaco. Il tema non può che essere la comunità islamica. Con tono grave: “lei deve le scuse ai cittadini perché per un anno avete concesso una deroga alle regole urbanistiche della città. Secondo noi non l’hanno presa in giro perché non gliel’hanno fatta sotto il naso, era stata avvisata in ogni modo” che in via Rossignoli “c’era una moschea”. Al contrario “la situazione è ancor più grave: lei ha davvero creduto che hanno speso 400 mila euro per svuotare i garage dei loro soci?” In sostanza, “grazie al suo immobilismo è venuta meno la legalità a Crema”.

 

Il gesto di responsabilità

Il sindaco è accusata dalla Lega di “aver dato la responsabilità alle forze dell’ordine”, mentre “grazie alla strafottenza o all’incuranza della comunità islamica tutti abbiamo potuto vedere senza più scusanti che quel capannone viene usato come una vera e propria moschea”. In chiusura, il capogruppo della Lega ha chiesto “un gesto di responsabilità” e “la rimissione del mandato”, in modo che “i cittadini possano avere un sindaco che non si faccia prendere in giro dalla comunità islamica”.

 

Verità per Giulio Regeni

In tutta risposta, Emanuele Coti Zelati, della Sinistra, ha ripercorso le ultime ore di vita di Giulio Regeni, “rapito, torturato e ucciso”, sottolineando gli annunci di versante opposto offerti da Matteo Salvini prima e dopo gli incarichi di governo. Ovvero sprezzante prima, molto accomodante poi. Quindi ha proposto al sindaco di “tornare ad esporre sul municipio di Crema un segno evidente dell'adesione alla campagna di Amnesty international Italia dedicata a far luce delle circostanze e delle responsabilità di quanto accaduto al ricercatore italiano di origine friuliana”. A 28 anni, il 25 gennaio del 2016 è scomparso e nove giorni dopo è stato ritrovato privo di vita ai bordi dell'autostrada del Cairo. Ai colleghi consiglieri “di tutti gli schieramenti”, Coti Zelati ha chiesto “di versare 10 euro per la realizzazione dello striscione da esporre”.


Lanzalone a Crema, consulenze da quantificare

Da sottolineare, data la “rilevantissima attualità” e “l’altrettanto evidente necessità di chiarimenti”, che per Forza Italia Antonio Agazzi è intervenuto sull’arresto di Luca Lanzalone, ex presidente di Acea e consulente comunale in materia di riorganizzazione delle aziende partecipate. Al Comune e al sindaco in particolare è stato chiesto “di rendere una comunicazione in consiglio comunale rispetto al ruolo davvero assiduo, consistente che hanno svolto Lanzalone ed i congiunti del medesimo”. Per l’esponente azzurro il sindaco dovrebbe “rendere una comunicazione” e “rassicurare” consiglieri e cittadini “rispetto alla natura del ruolo giocato in virtù delle competenze specifiche e delle entità erogate dal Comune e dalle aziende partecipate territoriali”. Pare certo che al riguardo verranno a breve predisposte interrogazioni o mozioni.

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