18-04-2017 ore 11:10 | Politica - Roma
di Gianni Carrolli

Immigrazione. I decreti Minniti sono legge. Bordo: “meno garanzie per i più deboli”

Mercoledì 12 aprile la Camera ha approvato i cosiddetti decreti Minniti, che regolano i procedimenti di protezione internazionale e il contrasto dell’immigrazione illegale. Molto critici i parlamentari di Articolo Uno: per Franco Bordo, deputato cremasco, “pensare che diminuire le garanzie per i più deboli sia la soluzione alle difficoltà del nostro Paese non solo è sbagliato, ma può comportare anche effetti opposti, mettendo ancor più in difficoltà il sistema di accoglienza, arrivando anche a un aumento della spesa pubblica”.

 

Garanzie più critiche

Tra le misure contenute nel disegno di legge rientra l’eliminazione della possibilità per i richiedenti asilo di fare ricorso alla Corte d’Appello, nel caso la richiesta venga respinta dalla Commissione territoriale e dal giudice ordinario. Inoltre, nel secondo grado il migrante non passerà dall’udienza: il giudice visionerà il video del colloquio in primo grado. “Riteniamo giusto puntare alla velocizzazione dell’esame delle domande di protezione – spiega Bordo – ma l’eliminazione dell’appello e la riduzione della possibilità del contraddittorio comprimono in modo significativo le garanzie di giudizio. E questo non va bene”.

 

Un’azione europea

Rispetto alla riforma dei Cie (centri di identificazione ed espulsione) “non è specificato chi debba essere trattenuto ma anche a quali condizioni e con quali garanzie”. Per il deputato cremasco, più che puntare sul fattore deterrente bisognerebbe normare i flussi d’immigrazione e le condizioni per la permanenza: “ribadiamo l’urgenza di un’azione politica a livello europeo per aprire corridoi umanitari e aumentare considerevolmente i reinsediamenti, per consentire alle persone che fuggono da guerre, persecuzioni, fame e povertà di entrare in Europa senza mettere in pericolo la loro vita. Credo che una sinistra responsabile, di governo e di cambiamento, si costruisca, anche su questi temi, su un impianto diverso”.

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