18-04-2014 ore 10:04 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Forza Italia: “L’autonomia dell’Azienda Ospedaliera va potenziata, non merita di essere svenduta”

"Un solo obiettivo: il mantenimento dell’autonomia dell’Azienda ospedaliera di Crema che per efficienza,  qualità delle prestazioni erogate e della gestione economica ed amministrativa merita di essere straconfermata come risposta alle esigenze generali della comunità cremasca”.

 

Corollari e razionalizzazioni

Incontrando stamattina la stampa, Simone Beretta ed Enzo Bettinelli, Forza Italia, insistiono “nell’affermare che ogni corollario rischierebbe di depotenziare l’obiettivo prioritario che deve risultare insindacabile, nell’interesse degli utenti e come valore aggiunto irrinunciabile del territorio. Altra cosa è la razionalizzazione dell’offerta specialistica sanitaria ma anche in questo campo la nostra Azienda vanta eccellenze  che vanno solo  ulteriormente valorizzate e potenziate”. 

 

Sinergie ed economie di scala

“Le sinergie con altre aziende ospedaliere per fare economie di scala sono già intervenute ed altre non vanno precluse ma senza per questo ipotizzare perdite di indipendenza ed autosufficienza le cui conseguenze sarebbero nefaste. La nostra dimensione territoriale pari a quella del cremonese e del lodigiano ci impone di essere dentro una eventuale riforma sanitaria non solo con pari dignità ma convinti che la nostra azienda   merita di essere ulteriormente riconosciuta per quello che nel corso degli anni ha saputo raggiungere a servizio esclusivo dei malati del territorio e non solo”.

 

Le fughe in avanti

“Il sindaco di Crema, ultimamente in tilt – sostengono Beretta e Bettinelli - eviti le fughe in avanti di qualche mese fa quando in un consiglio comunale prese la parola per mettere a conoscenza i consiglieri comunali   di una delibera di giunta che approvava: “L’atto di indirizzo sulla riforma della sanità”, con la quale, volendo forse essere più realista del re,  rischiava già di mettere  in secondo piano la difesa dell’autonomia della nostra azienda ospedaliera. Infatti in quella delibera si sosteneva “che, sempre da notizie di stampa, pare essere possibile una aggregazione della Azienda Ospedaliera locale con Cremona e Mantova, trascurando peraltro la vicinanza geografica, economica e socio culturale, oltre che funzionale, del cremasco con le aree che gravitano sul milanese, lodigiano e trevigliese”. La questione del Tribunale dovrebbe già averle insegnato qualcosa”.

 

Arzigogoli e sconti

“Suggeriamo da subito ai consiglieri regionali locali ed alle Istituzioni tutte di tenere la barra ben dritta rispetto all’obiettivo senza arzigogoli. Se così  sarà, come abbiamo già affermato a suo tempo, saremo in prima fila ed al loro fianco.  Se non sarà così non faremo sconti a nessuno, ma proprio a nessuno. La buona politica può molto, faccia il suo dovere e anche di più  rispetto al sacrosanto diritto del nostro territorio e della sua comunità di vedere mantenuta e potenziata l’autonomia della nostra Azienda Ospedaliera che, anche e soprattutto per i risultati raggiunti, non merita di essere svenduta”.

 

Contenere le spese

“Si deve guardare altrove per contenere la spesa pubblica. Non si può continuamente chiedere a chi ha già dato prova, coma la regione Lombardia, che ha raggiunto livelli di  efficienza  e di elevata qualità dell’offerta sanitaria pur a fronte di un rimborso pro capite per abitante inferiore ad altre realtà, ulteriori sacrifici. Le Istituzioni facciano tutte insieme il loro dovere. Noi ci impegneremo a promuovere da subito un incontro aperto a tutte le forze politiche al fine di una strategia comune. Non vogliamo fare i primi della classe e non ci interessa. Vogliamo solo che si continui a garantire e migliorare l’attuale offerta sanitaria che è possibile alla sola condizione che sia salvaguardata una reale autonomia aziendale”.

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