18-03-2017 ore 17:30 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. L’inquinamento silenzioso: i 5 Stelle accendono il faro su rischi e ricadute locali

A più riprese nei mesi scorsi l’inquinamento atmosferico si è guadagnato le attenzioni della stampa, scatenando un grande dibattito sia in rete sia sui social network. Meno clamore hanno suscitato gli altri episodi di inquinamento – dalle falde acquifere ai terreni alle infrastrutture – sviluppati approfonditamente stamani nell’incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle Cremasco al san Luigi, dal titolo L’inquinamento silenzioso a Crema.

 

I temi e gli interventi

Nutrito il gruppo dei relatori, che nell’arco della mattinata si sono alternati per fare luce sulle diverse implicazioni dell’inquinamento. La consigliera regionale del M5S Iolanda Nanni ha sviluppato la tematica dello spargimento di fanghi tossici, concentrandosi sulla situazione in provincia di Cremona e di Pavia; Alessandro Boldi, capogruppo in Consiglio comunale, ha posto l’accento sulle condizioni del depuratore Serio 1, della necessità di rinnovo tecnologico; ad Enrico Duranti il compito invece di approfondire il caso Bosch, portato in Parlamento dal deputato Danilo Toninelli; la panoramica si è conclusa con l’intervento dell’eurodeputata Eleonora Evi.

 

L’importanza di parlarne

Per il candidato sindaco del 5 Stelle, Carlo Cattaneo, “il tema dell’inquinamento, e più in generale dell’ambiente, è un tema sul quale negli ultimi 5 anni il Movimento ha lavorato parecchio, sia a livello consigliare che a livello regionale. Non ultimo il caso dello spargimento di fanghi tossici, che a volte sembra essere terzo, ma in realtà è fondamentale, perché ciò che viene sparso sui terreni poi ritorna a noi”. Quanto infine alle politiche ambientali, ha ammonito Cattaneo, “un euro risparmiato oggi può trasformarsi in un male peggiore domani. Lo sappiamo tutti: con la salute non si scherza”.

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