17-03-2018 ore 17:50 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

UniMi, polo informatico di Crema. Per Marco Degli Angeli ‘la convenzione è da rispettare’

La convenzione va rispettata, le iscrizioni per il nuovo anno scolastico mantenute a Crema e la proposta formativa incrementata. Come? Rafforzando il legame col territorio, dando vita a corsi di alta formazione e sviluppando il laboratorio di ricerca operativa. Del presente e del futuro del polo informatico di via Bramante a Crema discute anche Marco Degli Angeli, fresco di rinnovo in consiglio regionale. Secondo l’esponente del Movimento 5 stelle “l’università di Crema è stata considerata un importante volano per lo sviluppo del nostro territorio ed è sempre stata sostenuta con ingenti sforzi economici da istituzioni, associazioni di categoria, istituti bancari e da camera di commercio”.

 

Immatricolazioni e percorsi

Secondo Degli Angeli “vanno migliorate e riviste le modalità ed il tenore di collaborazione con l’Università degli studi di Milano”. Spiega di ritenere “irrispettosa la scelta di voler spostare nella sede milanese già dal prossimo settembre le attività didattiche delle nuove immatricolazioni”. Al contrario “vanno mantenute a Crema”. Oltre ad una “laurea professionalizzante su temi delle tecnologie della cosmesi e meccanica/meccatronica col coinvolgimento e l’impegno delle aziende operanti nel Cremasco”, per il pentastellato è necessario “fondamentale un corso di alta formazione dal respiro internazionale fondato sull’eccellenza dimostrata in questi anni dal laboratorio di ricerca operativa”.

 

Ambiti di applicazione

Una presenza locale di alta formazione, consentirebbe di “intercettare l’interesse di ambiti diversi, dall’agricoltura alla sanità, dal turismo alla gestione delle acque, dal trasporto pubblico alla logistica, valorizzando la matematica applicata e la ricerca operativa. Gli sforzi ed i risultati ottenuti in questi anni non vanno assolutamente persi. In questi anni di presenza a Crema, i gruppi di ricerca hanno realizzato numerosi progetti di ricerca applicata e di trasferimento di conoscenza verso imprese private ed enti pubblici, molti dei quali proprio sul territorio cremasco. In allegato la nota integrale.

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