16-06-2017 ore 10:08 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Elezioni, al ballottaggio Paola Vailati sceglie l'inclusione e la difesa dei diritti

“Sollecitata da più parti a pronunciarmi e, non volendo delegare nessuno a parlare in mio nome, mi esprimo in merito alla votazione del 25 giugno, anche alla luce del fatto che circolino mie dichiarazioni mai rilasciate”. Come spiega Paola Vailati, “per impegni di lavoro e progetti di vita, ho scelto di non presentarmi in nessuna delle liste che sono scese in campo e ben prima di questo ballottaggio ho espresso la mia intenzione di non proseguire, nemmeno in caso di richiesta, nell’impegno amministrativo. Questo lo premetto per fugare dubbi circa l’esistenza di una logica di convenienza dietro la mia dichiarazione”.

 

Indicazioni di voto

L'assessore alla cultura della giunta Bonaldi spiega di aver sostenuto la lista Cambiare si può "perché ne ho condiviso e condivido tuttora i contenuti e i valori proposti. Comprendo la decisione della candidata sindaco Mimma Aiello, essendosi presentata come alternativa, a non dare indicazioni di voto alle sue elettrici e ai suoi elettori. Ad oggi purtroppo l’opzione che avevo scelto non c’è e nella libertà di coscienza e coerentemente con i miei valori e la mia storia personale, il mio voto sarà per Stefania Bonaldi”.

 

Più a sinistra del Pd”
“Se come ho affermato in dichiarazioni precedenti “il mio cuore” sta più a sinistra del Partito democratico si può ben immaginare quanta distanza si trovi tra le mie idee di città e quelle proposte dal programma del centrodestra. Sono stata assessore alla cultura nella scorsa tornata amministrativa – prosegue Paola Vailati - e credo dunque di non dover aggiungere altro, perché sono molteplici le azioni concrete con le quali ho cercato di portare avanti uno tra gli obbiettivi per me più importanti: l’inclusione. Mi auguro che a Crema nei prossimi cinque anni si possano attuare politiche di partecipazione condivisa, perpetuare la difesa dei diritti e di ascolto dei bisogni; anteponendo il bene comune alle logiche di spartizione del potere nella gestione della cosa pubblica”.

754