16-05-2016 ore 10:18 | Politica - Crema
di Ilario Grazioso

Crema. Riordino istituti scolastici, Laura Zanibelli: “Vezzini si fermi”

Lo avevamo scritto nei giorni scorsi, cresce il dibattito rispetto al riordino degli istituti scolastici: niente è deciso, un paio le proposte in campo, che sembrano iniziare a interessare la politica, la quale poi per il tramite dei suoi rappresentanti in seno al consiglio provinciale, dovrà formulare la proposta alla regione. Sull’argomento interviene con una nota Laura Zanibelli, già assessore all’istruzione nella giunta Bruttomesso, attuale consigliere comunale di minoranza, che non pare essere particolarmente lieta delle notizie che circolano.

 

Il polo agro-meccanico

“Non possiamo stare a guardare” scrive la capogruppo del Nuovo centro destra, perché “l’idea di un polo agro-meccanico a Crema, idea nata già con la passata amministrazione, può significare un polo trainante della formazione per l’inserimento lavorativo dei giovani, che ora si è fatta finalmente spazio”. Si poteva già lavorare in tal senso con Agraria e Marazzi in progetti di formazione nel periodo Expo, ma per Laura Zanibelli a suo tempo è mancata la regia amministrativa, ora si rende necessario un coinvolgimento dell’indirizzo ristorazione dello Sraffa, che potrebbe rafforzare ulteriormente la filiera formativa, nonché del Parco del Serio come ambito progettuale, pensando all’alternanza scuola lavoro.

 

Autonomie scolastiche nel Cremasco

“Ora che ne abbiamo l’opportunità, a Crema vogliamo mantenere il polo agro-meccanico e, nel momento in cui la legge prevede le autonomie scolastiche d’ambito, con Crema autonoma rispetto a quello di Cremona non si vede perché debba rimanere un polo a scavalco di ambiti diversi. Non lasciar emergere la tipicità della filiera cremasca per mantenere l’istituto legato allo Stanga di Cremona, come vuole imporre il presidente Vezzini – osserva la Zanibelli – impatta anche sul resto del riordino delle scuole”. Senza contare quello che invece i docenti sanno benissimo e che spesso chi muove le carte al tavolo politico istituzionale disconosce: l’epocale cambiamento della normativa con riguardo alla mobilità dei docenti, alla luce dei nuovi ambiti territoriali: quando forse si comprenderà anche questo, i politici avranno le idee più chiare rispetto all’individuazione delle scuole su più ambiti.

 

Gli effetti sulle altre scuole

Ragionando sull’ipotesi di mantenimento dell’istituto Stanga legato ancora alla sede di Cremona, Laura Zanibelli descrive i possibili effetti nelle altre scuole: “l’accorpamento di un pezzo di Sraffa e di Marazzi al Munari, lasciando altre scuole di dimensioni ciclopiche intatte, come il Racchetti, scuola che con Munari e Sraffa avrebbe la sua vicinanza al polo di san Bartolomeo, quando finalmente si realizzerà il progetto fermo da troppo tempo grazie all’amministrazione comunale di Crema. Il Munari inoltre potrebbe esser rafforzato anche attivando un indirizzo musicale, ipotesi già in campo con le passate gestioni amministrative in comune e in provincia, formalizzata all’epoca con una lettera di intenti con l’allora ufficio scolastico provinciale e di cui non si è saputo più nulla”.

 

Autonomia per il polo agro-meccanico di Crema

“Le dimenticanze di taluni non devono pesare sull’ipotesi di futuro dei nostri giovani”, sottolinea l’esponente Ncd – invitando il presidente Vezzini alla riflessione: “il presidente della provincia non deve correre per finalizzare anzitempo una proposta non condivisa, in vista delle elezioni amministrative di giugno. Vogliamo sostenere una proposta di autonomia a Crema del polo agro-meccanico, tenendo conto dell’espressione del mondo della scuola, delle istituzioni locali e del mondo produttivo, oltre che delle famiglie, non per essere semplicemente contro una proposta del presidente, ma per un’idea di sviluppo formativo centrata sui giovani”. In conclusione sarebbe molto utile un confronto col sindaco Stefania Bonaldi e l’assessore Attilio Galmozzi per condividere unitariamente una proposta di autonomia elaborata nell’ambito del territorio cremasco e sostenuta da progetti formativi da sviluppare con attività produttive e istituti scolastici.

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