16-02-2018 ore 16:00 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Sicurezza a Crema. Bocciata la mozione delle minoranze sulle azioni straordinarie

Sicurezza, prevenzione, marginalità. Questi i temi attorno ai quali si è dipanato il dibattito in consiglio comunale di giovedì 15 febbraio. Una discussione promossa dalla mozione di parte della minoranza e basata sulla richiesta di “azioni straordinarie” in città per fronteggiare “la crescente insicurezza dei cittadini”. Diciamo subito che la mozione è stata bocciata da 13 consiglieri (la maggioranza), accolta da 4 (i proponenti della minoranza), con 1 solo astenuto (Antonio Agazzi). In sostanza il centrosinistra ha ritenuto "condivisibili le basi della proposta ma non i metodi selezionati per ottenere sicurezza", rilanciando con la creazione di una Commissione ad hoc. Di contro i proponenti hanno lamentato i continui rinvii e i tentativi vari di stravolgere il documento iniziale. Il colpaccio l'ha fatto Forza Italia: ha ottenuto la commissione richiesta e lodato i colleghi di minoranza - che li avevano esclusi dalla mozione - per aver riportato "il tema" in Aula. Facciamo un passo indietro, perché la vicenda è nata l’autunno scorso, quando Polo Civico per Crema, Lega Nord e Giovani Padani hanno lanciato la campagna Crema sicura

 

In balia di violenti e teppisti”

L’assunto iniziale? “È inaccettabile che una città come Crema sia lasciata in balia di violenti e teppisti. La nostra iniziativa vuole, attraverso delle semplici ma efficaci misure, riportare l’ordine e la tranquillità nei luoghi frequentati da noi giovani garantendoci spazi sicuri dove vivere la città e assicurando ai commercianti un ambiente sereno dove portare avanti il loro lavoro”. Corredata da 650 firme – per il centrosinistra raccolte in tutto il Cremasco e non solo a Crema – la campagna sulla sicurezza è divenuta una mozione. Il 6 dicembre è approdata in consiglio comunale (qui il dettaglio). È stata discussa, ha richiesto una sospensione dei lavori, è stata smussata e alla fine rinviata. Nell'occasione il sindaco ha annunciato un bando pubblico per l’assunzione di nuovi agenti di polizia locale e la seduta si è chiusa con l’intenzione di realizzare un documento condiviso. Al netto delle reciproche rimostranze, l'intenzione è rimasta tale. 

 

Le amazzoni e la Commissione

Va aggiunto che nei giorni scorsi gli assessori Bordonali e Cappellini hanno effettuato una visita elettorale in città avanzando la proposta di un presidio militare ai giardini pubblici, un luogo che “in molti, soprattutto le donne, hanno paura ad attraversare”. Il sindaco – su facebook – ha replicato piccata “alle due amazzoni” padane, sentendosi offesa a nome dei cremaschi, “trattati come primitivi”. Quindi ha accolto la richiesta di Simone Beretta e reso pubblica la proposta di una Commissione sicurezza e coesione sociale rappresentata da tutte le forze politiche, rappresentanti delle forze dell’ordine compresi. Un luogo “dove intercettare e possibilmente risolvere le necessità del territorio” senza necessariamente dar fiato alle trombe della propaganda. Forza Italia – in minoranza come la Lega, ma tutt’altro che alleata del Carroccio - ha tenuto una conferenza stampa per appoggiare l’iniziativa e rivendicarne la genesi.

 

Kinshasa, Gotham e il trasferimento del Sert

Tutto questo prima di arrivare al consiglio di ieri, durante il quale le posizioni sono rimaste identiche e se possibile è cresciuto l’attrito tra le parti. Qualche esempio? Replicando ai consiglieri di maggioranza il capogruppo della Lega nord ha difeso a spada tratta la propria mozione. Ha invitato Jacopo Bassi (Pd) “a fare una passeggiata in viale Repubblica”, per accertarsi “che non siamo a Gotham city con i vendicatori mascherati, ma a Kinshasa. Il che è ben diverso”. Per il capogruppo del Pd “le persone che bivaccano al campo di Marte o in viale Repubblica sono ai margini della società. Spesso non hanno casa e lavoro, spesso sono in cura”. Insomma, il problema è marginale e "la città non è così invivibile come sembra a qualcuno".

 

Il trasferimento del Sert

Il Comune ed i servizi sociali, è emerso dal dibattito, fanno quanto è in loro potere per aiutare le persone in difficoltà. Evidentemente non abbastanza per il centrodestra. Spicca al riguardo la proposta di Antonio Agazzi: la priorità è “far riappropriare alle nostre famiglie e ai bambini i parchi della città e in particolare il Campo di Marte. Perché non si valuta il trasferimento ad altro sito del Sert?”. Per essere precisi il Sert, ovvero il servizio per le tossicodipendenze, da qualche anno si chiama Not, ovvero nucleo operativo tossicodipendenze, ma la sostanza non cambia. È a 100 metri dal parco. Evidentemente troppo vicino. Il capogruppo azzurro ha chiesto di porre più attenzione all’accattonaggio molesto, soprattutto al Mercato di via Verdi e al parcheggio dell’ospedale. Entrambi “vanno monitorati meglio”. Seppure Forza Italia non sia stata contattata dai proponenti, per Agazzi “la mozione ha avuto il merito di riattivare in consiglio comunale il dibattito sulla sicurezza”.

 

Responsabilità civica

"Non azioni straordinarie, non azioni repressive, ma recupero della responbilità civica con la voglia di essere protagonisti dello sviluppo". In una parola, "prevenzione". Per Pietro Mombelli "non è mandando le forze dell'ordine ai giardini che si risolve il problema. Lo si sposta solo da altre parti". La mozione della minoranza "si basa su dati oggettivi, ma il tema è risolvere le situazioni che creano il disagio". In questo modo, hanno sostenuto gli esponenti della maggioranza, "ognuno finirà col chiedere i vigili sotto casa propria, dimenticando che l'ordine pubblico è competenza delle forze dell'ordine, sulle quali la politica non ha potere". Per Francesco Lopopolo "bisogna essere seri a dare le risposte". S'è detto d'accordo "coi principi della mozione ma non con i metodi per ottenere sicurezza". Andrea Bergami e Walter Della Frera hanno convenuto sulla necessità di risolvere le cause che scatenano insicurezza. Si sono però divisi sul metodo. Azioni straordinarie per il primo, commissione il secondo. 

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