15-09-2017 ore 18:12 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Provincia. Manager pubblici, l’accusa dei 5 Stelle al Pd: “nomine in cambio dell’obolo”

“Quanto soldi ha preso il Partito democratico negli ultimi anni dai manager nominati nelle aziende pubbliche? In che percentuale? Il metodo di selezione è basato sul principio della competenza o sulla quantità di denaro che versano al partito?”. Queste le tre domande che il deputato del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli rivolge al segretario provinciale del Pd, Matteo Piloni. “Chiarimenti che non hanno alcun intento polemico – precisa – perché non si tratta di qualcosa di illegale ma di immorale”.

 

L’obolo” dei manager

La questione è stata affrontata nella conferenza stampa convocata questo pomeriggio. Nei giorni scorsi “il segretario Piloni ha confermato un fatto che riteniamo scandaloso: il Pd provinciale riceve l’obolo dai nominati nelle società pubbliche o partecipate. È una sorta di finanziamento occulto al partito, che oltre a prendere soldi pubblici e donazioni da parte dei militanti e dai membri del partito, li ottiene anche da chi dovrebbe assolvere a una funzione terza, di gestione delle società pubbliche. Calpesta il servizio pubblico e l’interesse dei cittadini”.

 

Richiesta di cambiamento

Attualmente non si conosce la dimensione economica complessiva dei versamenti. L’attivista Marco Degli Angeli ha passato in rassegna l’elenco dei nominati nelle società pubbliche della provincia: “i nomi sono tantissimi, vogliamo sapere quanto il Pd ha preso da queste persone”. “Quello che chiediamo – ha aggiunto il consigliere comunale Carlo Cattaneo – è un cambiamento politico: il Pd si faccia capofila del cambiamento. Parliamo di persone nominate in ruoli strategici e di prassi collegate a un regolamento che tutela l’economia del partito. Noi, come cittadini, chiediamo di essere tutelati nella trasparenza”.

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