15-05-2015 ore 10:38 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Istituto comprensivo Crema 3, la visita di Luigi Berlinguer. L’ex ministro: “in città avanguardia scolastica di rilievo nazionale”

“Faremmo la rivoluzione se tutta l’Italia potesse ascoltare la sue parole” ha detto il sindaco, Stefania Bonaldi, riferendosi a Luigi Berlinguer. L’ex ministro dell’Istruzione ha fatto tappa a Crema per toccare con mano l’eccellenza cremasca, visitando l’istituto comprensivo Crema 3. “Le parole chiave qualificanti – ha sottolineato il sindaco – sono i concetti straordinari di scuola per tutti, quindi equità e per ciascuno, in quanto individualizzata sulle esigenze di ogni singolo alunno. Da qui bisogna ripartire, perché una pessima pedagogia genera una pessima società, quindi una pessima politica”.

 

La visita alle scuole

Durante la mattinata, Berlinguer – cugino dello storico segretario del Partito comunista italiano – ha fatto visita a 3 istituti scolastici di Crema. Partenza alle ore 10.30 alla scuola dell’infanzia Braguti, dove un centinaio di alunni (foto in basso) muniti di bandiere colorate hanno dato il benvenuto all’onorevole intonando la Filastrocca dei colori, “inno” delle sezioni in cui è divisa la scuola. Accompagnato dal dirigente dell’istituto, Paolo Carbone, ha proseguito il giro con la visita della scuola di Curtatone e Montanara, dove gli alunni si sono esibiti in una breve esecuzione musicale e, infine, alla scuola Galmozzi, dove gli studenti percussionisti hanno dato prova dei loro progressi.

 

Una scuola diversa

“Il dato veramente rilevante – ha spiegato più tardi in conferenza stampa l’ex ministro – è che in un istituto cremasco sta succedendo un fatto di importanza nazionale: l’idea di una scuola diversa da quella tradizionale ha messo le gambe. Non illudetevi: ce ne sono altre centinaia in tutta Italia, ma si può dire che a Crema c’è un’avanguardia scolastica di rilievo nazionale. La realtà di questa città l’ho trovata più compatta rispetto a quella di altri paesi in cui sono stato. Ho visto l’impulso allo sviluppo dell’apprendimento informale: sta crescendo la scuola che si vorrebbe fare, come fosse un laboratorio per la politica”.

 

L’autonomia scolastica

Con questa proposta di legge – ha specificato Berlinguer riferendosi alla riforma in discussione alla Camera – non stiamo proponendo qualcosa di irrealizzabile o che uccide la scuola. Stiamo cercando di sviluppare l’autonomia scolastica, ovvero quel progetto educativo che non si esaurisce nella semplice somma dei saperi. Anche una passeggiata in città può essere una valida lezione: bisogna allargare le conoscenze all’intero villaggio, senza rimanere costretta tra le mura dell’istituto. Noi, tuttavia, non siamo per la scuola facile, ma affinché questa funzioni dev’essere un piacere e mostrare tutte le interconnessioni possibili tra le discipline di studio”.

 

La buona scuola esiste

L’ex ministro ha mostrato molto apprezzamento per la “visione laboratoriale” che in mattinata ha osservato all’istituto comprensivo Crema 3. “È stato un momento intenso che ha portato molti spunti di riflessione – ha aggiunto, in conclusione, il provveditore agli studi della provincia, Francesca Bianchessi – che fanno la buona e la bella scuola: tenendo insieme innovazione, buon senso e competenze, Luigi Berlinguer dimostra che è possibile fare la buona scuola e che questa già esiste: c’è solo bisogno di diffonderla”.

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