14-09-2017 ore 19:09 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Culto islamico nel capannone, dubbi della Lega nord tra promesse e regolamenti

Torna d’attualità il tema del luogo di culto islamico. L’amministrazione ha respinto la richiesta di conversione in luogo di culto di un capannone acquistato nella zona industriale a Ombriano. Per la Lega nord rimangono alcune perplessità: “la comunità islamica ha speso qualche centinaia di migliaia di euro per acquistare un capannone, senza sapere che per poterlo utilizzare come moschea è necessario un cambio di destinazione d’uso? Cioè, hanno investito un bel po’ di soldi completamente al buio e senza nessuna garanzia di poterlo poi effettivamente utilizzare per i loro scopi?”.

 

I dubbi e le responsabilità

Il sospetto è che non si sia trattato di pura ingenuità: come spiega il segretario e capogruppo in Consiglio comunale Andrea Agazzi, “noi non possiamo accusare nessuno di aver fatto promesse alla comunità islamica perché non abbiamo prove in tal senso. I casi sono due: o la comunità islamica non ha alcun rispetto per le regole amministrative ed allora le forze dell’ordine dovranno vigilare affinchè non si ripetano eventuali casi di abusivismo come in altre città, oppure è evidente che la comunità islamica si aspettasse una qualche facilitazione nel percorso di variante d’uso dell’immobile ed in questo caso la responsabilità è di chi, negli anni precedenti, ha costruito un clima da tappeto rosso verso la comunità islamica locale”.

 

Chiarezza e trasparenza

In generale, la Lega vorrebbe maggiore chiarezza rispetto ai particolari della vicenda, dai rapporti tra l’acquirente e la Comunità islamica ai fondi utilizzati per l’acquisto, e più trasparenza nel merito delle esigenze delle organizzazioni religiose islamiche. “Visto che è stato confermato che non ci sarà alcun cambio di destinazione d’uso al capannone in questione – aggiunge Agazzi – ma non c’è una chiara presa di posizione su un luogo di culto, ci viene il sospetto che questi stretti rapporti tra comunità islamica e la giunta possano portare, in futuro, a riproporre il bando per la costruzione della moschea. Purtroppo questo aspetto, nel fare chiarezza, forse è stato volutamente dimenticato”.

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