14-03-2018 ore 13:07 | Politica - Casaletto di sopra
di Andrea Galvani

Cremasco, leadership e priorità. Cristiani su area omogenea e comuni, Scrp e università

Prosegue il dibattito sui temi portanti e sulla leadership del territorio Cremasco. Secondo il sindaco di Casaletto di sopra, Luca Cristiani, “il recente voto (nel mio comune il 73% vota centrodestra) dimostra come il nostro territorio abbia una posizione chiara su come la politica debba approcciare l’amministrazione nel Cremasco”. Ovvero: “controllo del territorio, sicurezza, contenimento dei flussi dei migranti economici rappresentano per la nostra gente temi centrali. Se a ciò uniamo il tema delle tasse (flat tax o quanto meno loro ridistribuzione) ci rendiamo conto che i principali fattori di scontro a livello amministrativo debbano essere riconsiderati. Io da quasi 3 anni chiedo di essere liquidato con vendita o recesso dalla partecipazione in Scrp”.

 

Azzeramento del patrimonio

“Unico, ho votato contro al bilancio 2015 e oggi con un gruppo di coraggiosi sindaci vorremmo dimostrare come il rispetto dei nostri concittadini passi per la liquidazione di una società che non fa altro che andare verso un azzeramento del patrimonio nel giro di 2 o 3 anni. Unico, insieme a Casale, credo, non ho aderito all’area omogenea, nata solo per difendere l’egemonia di Crema e i suoi interessi particolari”.

 

Lo stile renziano

Secondo Cristiani è “l’ennesimo tentativo di voler primeggiare in un territorio dove la crisi economica passata, i tagli dei trasferimenti, le conseguenti tasse che a livello locale abbiamo dovuto imporre, devono farci capire come le amministrazione debbano essere snelle e volte ai diretti interessi dei cittadini. Mi sembra che l’arroganza dello stile Bonaldi sia simile a quello renziano, che crede di poter disporre per volontà “divina” o comunque super partes perché il “bene comune” lo sanno capire solo loro”.

 

Il centrodestra e la rappresentanza

“La rappresentanza che il centrodestra dovrebbe avere, porterebbe ora a rivedere completamente le assemblee in Scrp, con sindaci leghisti quintuplicati e con un approccio opposto e con maggiore coraggio da parte dei sindaci di Forza Italia. Casorati (presidente dell’area omogenea cremasca) nell’ultima assemblea Scrp ha detto che se avessimo proprio voluto cancellare una bella società cremasca, ovvero Scrp, avremmo dovuto assumercene la colpa e dirlo a tutti i cremaschi che pagano tasse, gabelle e diritti”.

 

Consulenze, università e tasse

“Si discutesse tra sindaci di come far pagare meno tasse. Non come sperperare soldi in consulenze per tacitare sindaci coraggiosi che pensano solo al bene del loro Comune e della loro gente. La difesa dell’università cremasca è la difesa di uno stabile, di interessi locali. A me interessa che l’Italia abbia atenei qualificati e quotati. Non localizzati vicino a casa. E già sento numerosi sindaci che nulla faranno, beh, piano piano le coscienze emergono”.

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