14-03-2017 ore 10:15 | Politica - Dal cremasco
di Francesco Ferri

Crema. Fratelli d’Italia: “Scrp al capolinea. Per gli appalti vanno aggregati i comuni”

Anche secondo Fratelli d’Italia Scrp, Società cremasca reti e patrimonio, “è giunta al capolinea. Nel cremasco sono state realizzate gare d'appalto sulle reti di pubblici servizi affidate alla Cispel Lombardia - Associazione delle imprese e degli enti di gestione dei servizi pubblici localicon minimo costo e buon esito” ed è “arrivato il tempo di aggregare comuni limitrofi rendendoli in grado  di espletare gli appalti senza creare altre centrali di consulenza con consigli d'amministrazione di nomina politica”.  

 

Il fallimento della gara rifiuti

Secondo il coordinatore comunale Giovanni De Grazia Scrp, “svuotata dalle reti e dal patrimonio, cerca di riciclarsi come società di servizi. Nelle occasioni in cui è stata chiamata a svolgere questo ruolo ha fallito in maniera netta”. L’esempio è rappresentato dall’appalto della gara rifiuti. “Pochi comuni con quote azionarie consistenti, anche se legittimati dalle norme,  decidono sempre” senza tenere in considerazione la “posizione dei piccoli comuni”. Sempre nella gara rifiuti “è stato imposto di inserite tra i servizi base la pulizia del mercato”, una scelta non condivisa da molti.

 

Diritto di recesso

Molti sindaci “prendono in considerazione il diritto di recesso per uscire dalla società”. Questo testimonia “il malessere e la crisi che grava su Scrp”. De Grazia si chiede quali vantaggi possa avere “un piccolo comune a rimanere in Scrp” e come sia possibile che “una società di servizi e di consulenza sia la prima a ricorrere ai consulenti”.

651