14-03-2015 ore 19:55 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema, società partecipate. Agazzi attacca la “coerenza perduta” di Rifondazione. Lottaroli: “lui ha votato col centrosinistra”

“Non si può far passare sotto silenzio la prova di distanza politica di Rifondazione comunista, forza partitica che siede tra i banchi della maggioranza ed esprime 2 consiglieri comunali e un assessore. Ma dov’erano quando l’allora candidato sindaco del centrosinistra, Stefania Bonaldi, promuoveva in ogni sede la riorganizzazione delle società partecipate?” Così Antonio Agazzi, capogruppo di Servire il cittadino, sulla presa di posizione di Rifondazione comunista rispetto all’affidamento a privati del centro natatorio di Crema.

 

Coerenza perduta

Secondo Agazzi, “quello di Rifondazione comunista è il tentativo di invertire la coerenza perduta con una battaglia sul tema della gestione delle società partecipate. Se non volete subire passivamente, dovete avere il fegato di uscire da questa maggioranza di centrosinistra e di chiedere a Paola Vailati, vostro assessore di riferimento che non si distingue dall’operato della giunta, di lasciare l’assessorato. Il centrosinistra all’elezioni era un cartello studiato per vincere ma quella di Rifondazione comunista è una pantomima che continua a ripetersi, è una pagliacciata”.

 

I due motivi

Per nulla d’accordo con la disamina di Agazzi, il capogruppo di Rifondazione comunista, Mario Lottaroli. “Al di là delle divergenze – ha spiegato quest’ultimo – aderiamo a questa maggioranza per due motivi: in primo luogo perché è riuscita ad aumentare la spesa per il settore sociale, dimostrando un’attenzione ai problemi delle persone mai avuta dal centrodestra; in secondo luogo, a differenza del centrodestra, ha mostrato un’attenzione particolare rispetto ai diritti civili e religiosi. Probabilmente Agazzi attacca noi per non parlare di sé, del fatto che approva un provvedimento della giunta di centrosinistra”.

 

L’indipendenza della Vailati

“L’assessore Paola Vailati è un’indipendente: ha simpatie per Rifondazione ma è autonoma, non è tenuta alla disciplina di partito e valuta di volta in volta i provvedimenti di giunta. Nel 2013 le è stato assegnato un budget di 50 mila euro, con il quale ha fatto miracoli: ha portato la cultura nei quartieri, ha risollevato le sorti museo con l’apertura della sezione d’arte contemporanea e ha contribuito a portare a Crema la mostra di Enrico Baj. Tanti eventi importanti con un budget irrisorio; Agazzi – conclude Lottaroli – dovrebbero tenere in mente questo suo enorme lavoro e valutarla in base a questo”. 

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