14-02-2017 ore 11:06 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Scrp e la inadeguata professionalità del personale. Grassi: “problema dirimente”

Concorda con il sindaco di Offanengo, il primo cittadino di Casale Cremasco Antonio Grassi: “Scrp ha un problema: il personale attualmente in carico alla società è professionalmente inadeguato ad affrontare i compiti che Scrp dovrà sostenere in futuro”. Questo quanto affermato nell’assemblea di mercoledì 8 febbraio dal sindaco Gianni Rossini che, aggiunge Grassi, “merita un applauso: non era facile sollevare la questione, anche se, a onor del vero, i soci non hanno ancora approvato le modifiche dello statuto relative ai futuri compiti di Scrp” (in allegato la nota integrale).

 

Vecchi dubbi, nuove sfide

Secondo il sindaco di Casale “c’è da chiedersi come Scrp abbia potuto gestire la gara d’appalto dei rifiuti, partita da 150 milioni di euro, con un personale ritenuto professionalmente impreparato per le funzione future della società. Funzioni tra le quali la principale è, appunto, la gestione delle gare d’appalto. Cosa ne pensano i 14 dipendenti a tempo indeterminato di Scrp, più gli 8 di Consorzio.it e i 2 a tempo determinato, esclusi i consulenti? Il problema sollevato da Rossoni diventerà effettivo solo quando i soci decideranno di mantenere o meno in vita Scrp e, in caso di risposta affermativa, quale ruolo affidarle. Il tempo è risicato: i soci dovrebbero pronunciarsi entro la fine di marzo. Il fronte dei sindaci è frastagliato e sarebbe da ipocriti negarlo o meravigliarsi”.

 

Cambiare il metodo

Riferendo di una riunione che nei giorni scorsi ha visto al tavolo 12 soci di Scrp, Grassi afferma che “tra i presenti alla conviviale c’erano anche i sindaci di Crema, Offanengo, Pandino, Castelleone, quartetto che detiene il pacchetto azionario più consistente di Scrp e determinante per il voto dell’assemblea. Non serve essere un oracolo per predire che sarà il brainstorming alla cremasca a decidere la linea della prossima assemblea di Scrp, prevista fra alcune settimane. Senza il supporto di pane, salame e vino, i soci dovranno modificare lo statuto secondo i dettami della legge Madia e indicare il nuovo ruolo di Scrp”. Alcune modifiche sono già state apportate nel dicembre scorso, e illustrate nell’assemblea di mercoledì. “Ma perché non si cambia metodo? Perché – conclude Grassi – non si informano i soci in anticipo e non a cose fatte? La risposta, amico mio, non è nel vento”.

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