13-01-2016 ore 16:39 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Piano neve, i sindaci cremaschi scrivono al Prefetto: “ridistribuire le competenze e trasferire le risorse”

In caso di neve il Cremasco non ha risorse sufficienti per accollarsi la gestione del piano neve; è quindi necessario ridistribuire le competenze sinora in carico alla Provincia di Cremona e provvedere al trasferimento di adeguate risorse. Questo in estrema sintesi, il contenuto del documento condiviso dai sindaci del coordinamento dell’area omogenea cremasca ed inviato al Prefetto Paola Picciafuochi ed al presidente dell'amministrazione provinciale Carlo Vezzini, (integrale in allegato).

 

Coperture assicurative

“L’intervento su strade appartenenti al demanio provinciale e comunque di competenza dell’ente di area vasta non appare legittimamente ammissibile, in quanto, allo stato e per carenza obiettiva di competenza attiva: in caso di sinistro, o comunque di danno a terzi (intendendo come tali anche gli operatori del servizio), le coperture assicurative attualmente in corso non sarebbero validamente operanti”.

 

Risorse

Secondo gli amministratori cremaschi “non sussistono, infine, le idonee risorse necessarie, intese in termini finanziari, strumentali e di risorse umane minime necessarie per far fronte ad incombenti del tutto e sinora estranei all’ambito delle competenze e delle strumentalità operative dei Comuni. Le Amministrazioni Comunali non sono, pertanto, per le considerazioni indicate e tutte di carattere obiettivo, in grado di accollarsi questi eventuali costi, stanti le ristrettezze dei bilanci comunali, che hanno pagato più di ogni altro Ente il taglio di risorse. È necessario definire al più presto la ridistribuzione delle competenze, precedentemente in capo alla Provincia, ad altri Enti con il contemporaneo trasferimento delle risorse”.

 

Atti di Dio

“Non possiamo d’altra parte trovare una giustificazione al nostro eventuale intervento – scrivono i sindaci - considerando le precipitazioni nevose come evento calamitoso o come definito dal diritto commerciale Atti di Dio, essendo per il nostro territorio un evento meteorologico del tutto normale e prevedibile”. In chiusura, gli amministratori nostrani si rendono disponibili a “trovare un modo efficace di affrontare l'evento neve” purché si tenga conto delle loro osservazioni.

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