12-10-2016 ore 13:47 | Politica - Pandino
di Silvia Tozzi

Pandino. Il sindaco Polig sulla Ztl: “dissenso di pochi, protesta strumentalizzata a fini politici”

“Il nostro progetto di modifica della viabilità in centro ha causato nelle ultime settimane un gran vociare”. Secondo il sindaco di Pandino Maria Luise Polig “le proteste, come ormai quasi sempre avviene, non sono accompagnate da obiezioni di merito o da proposte alternative che sarebbero assolutamente legittime e da noi certamente ascoltate e valutate. È sempre più evidente che si tratta solo di una protesta strumentalizzata a fini politici. I rappresentanti locali dei partiti di destra e centro destra, capitanati dalla Lega, stanno cavalcando, con gran rumore, il dissenso di pochi, cercando di recuperare il consenso che evidentemente è mancato durante la tornata elettorale del 2014 quando tutti insieme non sono riusciti a portare a casa il risultato che erano convinti di ottenere”.


La bussola del programma

“Con buona pace di chi non riesce a digerire la sconfitta di allora, io e la mia squadra andiamo avanti con metodo e con lo stile che da sempre ci contraddistingue: pacatezza e tranquillità unito a determinazione e tenacia. Il programma – spiega il sindaco Polig - è la nostra bussola, le azioni di governo e le attività progettuali rispondono a quanto promesso e tengono conto delle disponibilità di bilancio. Alcune decisioni risultano antipatiche o indigeste a qualcuno? Pazienza, l’unanimità del consenso non è nelle corde neanche della democrazia più partecipata, compito di chi amministra è di farlo con lungimiranza, con una visione e con la convinzione di progettare un futuro possibilmente migliore per i figli e i nipoti, evitando di fermare l'orologio e rimanere immobili in attesa di non si sa bene cosa”.

 

La responsabilità

“Questa – sottolinea il sindaco Polig - è la mia responsabilità, responsabilità che non ho mai temuto e oggi men che meno mi sottraggo al mio ruolo, continuo a lavorare, serenamente e con convinzione. Non saranno certo i modi arroganti e prepotenti di qualcuno a fermarmi e nemmeno la raccolta firme (abusiva) sbandierata ai quattro venti. Le accuse di non ascoltare i cittadini e le loro istanze le rispedisco al mittente, chi ha da presentare proposte e chi è capace di discutere del merito delle questioni, ha sempre trovato e trova la porta aperta. Chi le proprie posizioni intende picchiarle sulla tastiera del pc, divulgandole sui social, lanciando insulti e offese contro chiunque osi esprimere un’opinione contraria, continuerà da solo, gratificato da se stesso, interlocutore privilegiato dei suoi simili, sempre in guerra contro qualcuno o qualcosa”.

 

Qualunquismo diffuso e dilagante

“La serietà richiesta a chi riveste ruoli di rappresentanza nella pubblica amministrazione è altra cosa e non è certo un optional al quale rinunciare perché costa, è qui che si misura la maturità della politica e dei suoi protagonisti, sempre più vittima di un qualunquismo diffuso e dilagante. Giusto per completezza d’informazione mi permetto ricordare ai promotori della raccolta firme, che secondo la legislazione italiana l’unico organo in grado di porre la sfiducia al sindaco ed eventualmente di farlo dimettere è il consiglio comunale, non risultano di nessun valore giuridico le eventuali firme raccolte, sono solo un esercizio di demagogia e propaganda di bassa lega”.

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