12-06-2017 ore 12:25 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Elezioni. Domenica 25 giugno il ritorno alle urne per il ballottaggio. L’analisi del voto

Tutto rimandato: bisognerà attendere l’esito del ballottaggio per conoscere il nome del futuro sindaco di Crema. In lizza il sindaco uscente Stefania Bonaldi e il candidato Enrico Zucchi. Cresce dunque l’attesa per domenica 25 giugno, quando gli elettori cremaschi saranno chiamati alle urne per la seconda tornata. Quel che è certo è che anche per il prossimo mandato la bagarre in Consiglio comunale non mancherà: la coalizione di maggioranza potrà contare sul 60% dei seggi, soglia labile specialmente sui temi più importanti. Ora, passiamo ai dati.

 

Candidati e coalizioni

La compagine guidata dal sindaco Bonaldi si conferma la più votata: 7015 voti, pari al 43,03% del totale. A ruota Chicco Zucchi, che con 6724 voti guadagna la fiducia del 41,25% degli elettori. Segue il Movimento 5 Stelle che, tramite il candidato sindaco Carlo Cattaneo, guadagna 1413 consensi, pari all’8,67%. A distanza ravvicinata Mimma Aiello (con la lista Cambiare si può) e Luca Grossi (del Popolo della famiglia), che racimolano rispettivamente 672 e 478 voti, pari al 4,12% e al 2,93%. Per via della soglia di sbarramento – fissata al 3% – il Popolo della famiglia non avrà rappresentanti in sala degli Ostaggi.

 

Partiti e liste civiche

Veniamo ai dati sulle liste. Il Partito democratico si conferma il primo partito in città con 3041 voti. Sul secondo gradino del podio Forza Italia guadagna 2080 preferenze, mentre la Lega Nord deve accontentarsi del terzo posto con 1768 consensi. Un podio che sottolinea un dato fondamentale: i partiti non sono morti, a dispetto di molte profezie. Tra le civiche, la lista più votata è quella direttamente collegata a Chicco Zucchi (1608 voti), seguita da Crema bene comune (1140) e Cittadini in Comune (1011). Fatta eccezione per il Movimento 5 Stelle (1308 voti), nessuna delle altre raggiunge la soglia del 5%.

 

I candidati più apprezzati

Campione di preferenze alla prima tornata elettorale è Antonio Agazzi (Forza Italia): con 391 voti stacca di 2 lunghezze l’assessore uscente Fabio Bergamaschi (Crema bene comune). Appena dietro, Matteo Piloni (Partito democratico), raggiunge quota 278. Quanto ai risultati generali, le discrepanze tra i voti assegnati ai candidati sindaco e le coalizioni che li sostengono non lasciano spazio a dubbi: Bonaldi guadagna 674 consensi personali, Zucchi si ferma a quota 242 mentre Cattaneo si deve accontentare di uno scarto di 105 voti.

 

Il confronto con il 2012

Tutte le principali forze politiche hanno perso consensi: il Pd è passato dal 24,14% del 2012 al 20,14% attuale; è calato Forza Italia, dal 15,16% dell’allora Popolo della libertà al 13,77% nel 2017; stessa sorte per il Movimento 5 Stelle, che ha lasciato sul campo 1,44 punti percentuali rispetto al 9,8% di 5 anni fa. Al contrario, chi più ha guadagnato è la Lega Nord, schizzata dal 6,95% all’11,71%. Molto positiva la crescita di Crema bene comune, che in 5 anni ha raddoppiato le preferenze passando dal 3,3% al 7,55%. Ma la crescita maggiore la fa registrare il partito dell’astensione: dal 23% del 2002 al 33,97% del 2012, al 38% del 2017. Anche stavolta fuori dal ballottaggio, ma solo per un pelo.

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