12-02-2018 ore 20:22 | Politica - Crema
di Lidia Gallanti

Crema. Sicurezza, Lega: "dalle case popolari alla moschea abusiva, il problema è reale"

Poca sicurezza, degrado e mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, cui “occorre rispondere con azioni urgenti e concrete”. Questa l’analisi effettuata dalla Lega nord, che oggi ha svolto un sopralluogo a tema sicurezza nelle zone più sensibili della città.

 

Santa Maria, 'terra di nessuno'

Prima tappa nel quartiere di santa Maria della Croce, da piazza di Rauso a via Bramante. “Zona di case popolari, dove vivono circa 150 famiglie. Più della metà delle residenze Aler sono affidate ad extracomunitari”. È quanto spiega Andrea Agazzi, coordinatore cittadino del Carroccio: “Da qui arrivano lamentele continue per il degrado del quartiere e la mancanza di una sorveglianza adeguata. È la terra di nessuno”. Con lui l’assessore regionale uscente Cristina Cappellini, ricandidata al consiglio del Pirellone.

 

Servono misure concrete
La recente istituzione della commissione sicurezza è “necessaria ma non sufficiente – commenta Agazzi – un organo politico non può supplire misure concrete, al massimo può essere contestuale. Qualcosa è stato fatto ma è ancora insufficiente”. Il consigliere leghista illustra le proposte già avanzate al Consiglio comunale e all’amministrazione, “finora inascoltate”. Con sé ha un fascicolo contenente la mozione a tema sicurezza, presentata negli scorsi mesi in sala degli Ostaggi. “Abbiamo raccolto 650 firme tra i cittadini, ora intendiamo riproporla all’attenzione del Consiglio comunale”.Tra le proposte, l’istituzione di presidi fissi di Polizia locale nella zona di porta Serio, viale Repubblica, Santa Maria e Ombriano, implementare un sistema di videosorveglianza e introdurre un numero adeguato di agenti.

 

Criticità a porta Serio

Il sopralluogo prosegue ai giardini di porta Serio, “divenuti una centrale di smistamento droga, tra la stazione ferroviaria e piazza Garibaldi, dove dall’una di notte in poi i frequentatori del parco si spostano disturbando la quiete pubblica”. Una situazione che, secondo il capogruppo leghista, è incoraggiata dalla “scarsa illuminazione e dalla poca sorveglianza”. L’assessore regionale alla sicurezza Simona Bordonali – che nel frattempo ha raggiunto la delegazione - riporta l’esperienza bresciana: propone di “recintare le aree verdi e chiuderle al pubblico nelle ore notturne” e “richiedere la presenza di militari per supplire all’insufficienza di forze dell’ordine”.

 

Via Rossignoli, 'stop all'abuso'

Ultima tappa, via Rossignoli 37. Di fronte al capannone oggi affittato alla comunità islamica cremasca. “Non è chiaro cosa facciano ma senz’altro le normative non sono rispettate, così come la destinazione d’uso – continua Agazzi – da tempo chiediamo risposte, ma finora nessuan presa di posizione dall’amministrazione comunale, che pur avendo detto no ad un cambio di destinazione d’uso continua a negare l’incontro con i rappresentanti della comunità islamica”. Secondo gli assessori regionali “a Crema c’è un reale problema di sicurezza. Occorre una maggiore collaborazione tra le istituzioni e gli organi di sicurezza, per contrastare la tendenza diffusa a creare luoghi di culto abusivi, questo ne è l’esempio. Il sindaco deve prendere una decisione”.

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