12-02-2016 ore 20:10 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Evasione fiscale a Crema, tra nervosismo e sospetti e veri accertamenti

Il tema è di quelli decisamente importanti, la lotta all’evasione fiscale. Da una parte Laura Zanibelli, Tino Arpini e Simone Beretta che accusano l'amministrazione di scarsa trasparenza, dall'altra il sindaco Stefania Bonaldi e l'assessore Morena Saltini che replicano a tono, accusando parte dell'opposizione di avere “la coda di paglia” e di essere fin troppo nervosi, arrivando ad esporsi troppo proprio nel momento in cui sono in corso accertamenti fiscali nei confronti di "importanti realtà locali".

 

Accertamenti e convenzioni

Entriamo nel dettaglio. Per i consiglieri di minoranza di Ncd, Forza Italia e della lista civica Solo cose buone per Crema (la nota stampa è integrale in allegato), il Comune ha dato mandato alla cooperativa La Fraternità di effettuare “accertamenti tributari e valutazione delle aree ai fini IMU” con “incarico diretto, senza gara. Ciò era possibile solo per importi da riconoscere alla Cooperativa non superiori a 207 mila €, determinati su percentuali del riscosso, se no era obbligatorio un bando di gara, addirittura europeo”. In sostanza, si avanza il sospetto che non siano state accertate entrate fiscali “tali da superare l’agio complessivo da riconoscere alla cooperativa”, perché altrimenti decadrebbe la convenzione.

 

Insinuazioni fuorvianti

Un'accusa decisamente grave. Per il sindaco si tratta di “insinuazioni gratuite e fuorvianti. Il tentativo di alcuni consiglieri è quello di creare scandali ed insinuare sospetti su un tema sul quale oggi, con trasparenza e puntualità, si è dovuti intervenire proprio perché prima non si è mai agito”.

 

Segnalazioni qualificate

Per l'assessore Saltini “tra le azioni intraprese per contrastare l’evasione fiscale, per quanto concerne l'imposta sui redditi sono state introdotte le segnalazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate. Diversamente da quanto avveniva prima, abbiamo operato relativamente ai valori venali delle aree fabbricabili. Gli accertamenti, le stime, le sanzioni, gli interessi, sono rigorosamente prescritti dalla legge e sono effettuati nel rispetto dello Statuto dei contribuenti. Rigettiamo fermamente ogni critica in questa direzione. Ricordiamo anche che ogni contribuente, se dubitasse della correttezza di un eventuale accertamento fiscale può, da subito, richiedere il contraddittorio e fornire giustificazioni direttamente al Comune, quindi non pagare, impugnando davanti alla Commissione tributaria provinciale l'accertamento”.

 

Contribuenti medio grandi

“Nel caso in cui la Commissione Tributaria non accogliesse il ricorso – aggiunge l'assessore al bilancio - il contribuente ha un’ulteriore importante tutela potendosi appellare alla Commissione Tributaria Regionale. Da ultimo esiste la possibilità di rivolgersi anche alla Corte di Cassazione.

A scanso di equivoci e per dissipare ogni tentativo di alzare polveroni su ciò che non potrebbe essere più cristallino va precisato che gli accertamenti citati da alcuni esponenti dell’opposizione non riguardano i piccoli contribuenti, il cittadino medio, per intenderci. Si tratta invece di verifiche su realtà medio grandi, che ovviamente hanno il diritto di portare a proprio discarico tutte le argomentazioni che ritengono opportune ai nostri uffici e possiedono mezzi e strumenti per tutelarsi; in ogni caso, laddove non soddisfatti dell’esito del confronto, impugnando ogni eventuale atto ritenuto illegittimo, sino alla Cassazione”.

 

Affidamento del servizio

“Rigettiamo con determinazione qualsiasi critica all’affidamento dell’attività di accertamento alla cooperativa che sta svolgendo per il Comune questo importante servizio” continua Morena Saltini: “l’affidamento è avvenuto in modo assolutamente legittimo, ed è stato necessario esternalizzare tale prestazione perché la macrostruttura comunale non era dotata di risorse umane e strumentali per svolgere l’attività di accertamento, proprio perché assolutamente nuova e mai prima attivata, anzi l’’occasione ci permette di anticipare che stiamo valutando costi e possibilità di procedere ad una formazione interna e alla costituzione di un ufficio dedicato comunale che potrebbe farsi carico del servizio”.

 

Stime delle aree

“Le contestazioni riguardanti le metodologie per le stime delle aree – assicura l'assessore - sono prive di ogni fondamento. L’azione che si sta portando compiendo è prevista sia dalla legge sia dal regolamento comunale e si basa sulle stime dell'Agenzia del territorio e su altri strumenti di valutazione di mercato. Inoltre i funzionari della Cooperativa che si sta occupando degli accertamenti, ai sensi della legge 241/90, hanno gli stessi doveri e ruoli dei funzionari comunali: quindi rispondono in solido di qualsiasi eventuale abuso, illecito o altra azione scorretta dovesse essere mai rilevata. Ma c’è di più: la stessa Cooperativa risponderebbe poi contrattualmente, nel caso, nei confronti del Comune”.

 

Lavoro a percentuale

“Quanto ai costi, va detto che la convenzione è blindata. La Cooperativa lavora a percentuale. Se il lavoro di accertamento non va a buon fine e il Comune non incassa, alla Cooperativa non viene riconosciuto alcun compenso. Quindi se non lavora bene e i vari gradi di giudizio dovessero darle torto, la Cooperativa non solo non guadagnerà ma dovrà affrontare completamente da sola i costi sostenuti per eventuali vertenze”.

 

Accertamenti in corso

“Non è un mistero che le politiche antievasione o antielusione non siano una priorità per alcune forze politiche - conclude il sindaco - ma reputo grave che alcuni consiglieri di minoranza si stiano esponendo proprio mentre sono in corso procedure di accertamento a carico di alcune importanti realtà locali. Certamente è prerogativa dei consiglieri comunali operare il controllo sugli atti della Amministrazione, ma vanno rispettati e tutelati il lavoro di funzionari ed uffici ed il contraddittorio instaurato con alcuni dei soggetti privati destinatari di accertamenti. Rispetto a tali procedure, delicate e complesse e squisitamente tecniche, la politica deve evitare fibrillazioni o ingerenze”.

 

Applicare la legge

“Non c’è alcun accanimento ma semplicemente la volontà di applicare la legge e fare corrispondere quanto è dovuto e in ogni caso laddove i destinatari di accertamenti ritenessero non rispettate le loro ragioni hanno tutti gli strumenti di tutela garantiti dalla legge, senza bisogno che si sollevino polveroni o insinuazioni come quelle cui stiamo assistendo. È surreale alzare la voce perché una amministrazione fa il proprio dovere e sta semplicemente “rischiando" di incassare ciò che potrebbe essere dovuto alla Comunità”.

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