10-11-2017 ore 11:26 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Forza Italia, salta la comunicazione tra coordinatore, capogruppo e consigliere

Il Cda della fondazione san Domenico è pronto a ricomporsi. Il Consiglio comunale ha eletto Marta Fontanella successore di Domenico Baronio. Candidata dai consiglieri di Forza Italia Antonio Agazzi e Simone Beretta, ha ricevuto 16 voti a favore; 6 le preferenze per Emanuele Mandelli, candidato dal Movimento 5 Stelle e sostenuto dalla minoranza. Scelta che segna una nuova frattura tra il partito e i suoi rappresentanti in sala degli Ostaggi: per il coordinatore Gianmario Donida “Agazzi e Beretta non hanno proposto alcun nome a Forza Italia, bensì al Partito democratico”.

 

La rottura dello schema

L’episodio rappresenta più che una semplice frizione. “All’interno dell’opposizione di centrodestra si è lavorato per giungere a una posizione condivisa – spiega Donida – non solo sulla persona da candidare al san Domenico ma all’interno di un progetto più ampio, che interessava il quadro completo”. La proposta di Agazzi e Beretta assume il significato di una rottura netta anche a livello consiliare, dove Laura Zanibelli, eletta con Forza Italia, si è trovata a votare contro la proposta dei colleghi di partito.

 

Questione di equilibri

In Forza Italia le occasioni per convergere su un unico nome non sono mancate. Donida ha invitato il capogruppo Agazzi “al coordinamento, alla conferenza stampa per il referendum e alla cena con Alessandro Cattaneo. Bastava mandasse almeno una mail annunciando che avrebbero proposto la nomina di Fontanella. Nessuno ha il vincolo di mandato; noi l’avremmo certamente appoggiata avendola candidata nella nostra lista alle amministrative”. Il risultato? “Oggi nel cda del san Domenico non c’è bilanciamento perché, di fatto, è entrato un nuovo membro sostenuto dal Pd”.

 

Nessuna volontà di dialogo

La faglia interna a Forza Italia è tutt’altro che ricucita. Secondo Donida quest’ultimo episodio dimostra che dietro a determinati comportamenti “ci sono logiche che vanno al di là del partito”. Pur assicurando che la porta rimarrà sempre aperta, il coordinatore evidenzia che il problema oltrepassa il metodo: “c’è la volontà di non dialogare”. Per settimana prossima è convocato il coordinamento di Forza Italia per “lasciare a tutti l’opportunità di esprimersi sui fatti recenti”. Nel frattempo, proseguono le valutazioni dei probiviri.

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