"La maggioranza che governa la Lombardia ha perso l'ennesima buona occasione per prendere le distanze con il ventennio formigoniano adducendo deboli motivazioni tecniche”. Così Eugenio Casalino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta la scelta del consiglio regionale di non costituirsi parte civile nel processo contro l’ex governatore Roberto Formigoni. La mozione è stata bocciata dalla maggioranza dell’aula.
Patrimonio e immagine
“È un peccato – prosegue Casalino - perché i danni patrimoniali e d'immagine, insieme a quelli morali, che hanno subito i lombardi meritavano una presa di posizione immediata nel processo. La costituzione di parte civile doveva essere un atto d'ufficio, ma per Maroni e i suoi i processi che vedono coinvolto Mantovani e quelli che interessano Formigoni non meritano una richiesta immediata di danno all'istituzione".