10-06-2016 ore 10:35 | Politica - Dalla provincia
di Rebecca Ronchi

Convegno Anci. Piccoli comuni grandi prospettive

All’interno della riforma della pubblica amministrazione quale sviluppo avranno i piccoli comuni? Quale futuro nel progetto di riordino territoriale della Lombardia? Argomenti al centro del convegno Piccoli comuni, grandi prospettive promosso da Anci Lombardia a San Vitale. Tra i relatori il vice presidente della Provincia, Davide Viola, il segretario generale Anci Lombardia, Pier Attilio Superti, che è intervenuto sul tema la riforma delle Autonomie locali in Lombardia e la proposta di Anci; Michel Marchi, presidente dipartimento piccoli comuni Anci Lombardia, con la relazione I piccoli Comuni tra gestione associata e nuovo riordino delle autonomie in Lombardia e Gianni Rossoni, presidente dipartimento riforme istituzionali Anci Lombardia.

 

I servizi al cittadino

“Il processo di profondo cambiamento dell’organizzazione dello Stato – ha sostenuto Viola - può rappresentare un’opportunità per semplificare e migliorare sempre più i servizi al cittadino ed imprese. Le aree vaste ex province saranno ente intermedio di collegamento tra comuni e regione”. Michel Marchi ha illustrato il percorso compiuto da Anci Lombardia con le proposte dei piccoli comuni sul tema delle funzioni associate ed unioni dei comuni, che avranno funzioni fondamentali definite dalla legge nazionale e rappresenteranno l’articolazione della rappresentanza politica dei territori, ove la governance è espressa dall’assemblea dei sindaci.

 

Funzioni delegate

Potranno anche svolgere funzioni delegate dalla regione. Le zone omogenee, invece, non costituiscono livelli amministrativi, ma articolazione organizzativa in un’area vasta, ampia. Sono forme, quindi, di aggregazione e condivisione delle modalità di erogazione dei servizi propri dei comuni, ambiti in cui gestire i servizi e le funzioni, anche quelle che possono essere delegate dall’area vasta e dalla regione. Non si richiedono nuove risorse, ma si gestiscono i servizi con le strutture già esistenti degli enti originari. Le zone omogenee, quindi, identificate come ambiti omogenei di gestione in forma associata delle funzioni comunali e dei servizi locali.

 

Lo sblocco del personale

Il confronto tra Governo, Regione ed Autonomie locali, il patto di stabilità ed equilibri di bilancio dei comuni sono i temi toccati da Pier Attilio Superti ; nel corso della relazione è emersa la necessità di uno sblocco per l’assunzione del personale e di una maggiore semplificazione ordinamentale. Temi ripresi, nell’intervento finale, dal consigliere provinciale Gianni Rossoni, presidente del dipartimento riforme istituzionali Anci Lombardia.

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