09-04-2018 ore 20:07 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Consiglio, il rimpasto di Giunta, tra le critiche i debutti ed 'il decennio da salvare'

Un rimpasto a dir poco indigesto. Ovviamente all’opposizione. La maggioranza ha invece promosso e accolto con un doppio applauso i tre debutti odierni in aula degli Ostaggi. A destra del sindaco, dopo il vice Gennuso, siede ora il neo assessore al commercio Matteo Gramignoli (al posto del neo consigliere regionale Matteo Piloni). All’estrema sinistra invece Cinzia Fontana, con delega ad urbanistica e bilancio, dove prima sedeva Morena Saltini. In consiglio il seggio di Gramignoli è stato preso da Tiziana Stella, prima non eletta della civica Crema città della bellezza.

 

Il peso delle civiche e il decennio da salvare

Esaudite le formalità, torniamo alle critiche. Ha aperto le danze Forza Italia. Per Simone Beretta le forze civiche – che esprimono gli assessori Gennuso, Gramignoli, Bergamaschi e Nichetti - hanno troppo spazio, “oltre il peso reale dal punto di vista elettorale”. Giudicato invece positivamente “l’ingresso di Cinzia Fontana, unico punto di riferimento per un confronto costruttivo”. Dose rincarata da Antonio Agazzi: per la prima volta nella storia della città assessorati pesanti come urbanistica e bilancio sono accorpati in un’unica persona”. In sostanza avete 4 anni per fare qualcosa di strategico e salvare un decennio. Si è distinto dai colleghi Enrico Zucchi, secondo cui “il sindaco è legittimato a scegliere la Giunta in totale libertà”. Inoltre, è per lui “necessario” che il nuovo assessore al commercio – alias Gramignoli - “nell’esercitare la propria funzione si relazioni con tutti i corpi intermedi”, con tutte le associazioni di categoria. Dando così compiutezza al civismo di cui è espressione. Ha augurato "buon lavoro ai nuovi assessori" ricordando che verranno valutati "per i fatti" e non "per dinamiche che poco ci interessano".


L’area omogenea e la leadership di Crema

La Lega Nord, attraverso Andrea Agazzi, ha posto il tema della compattezza dell’area omogenea cremasca e della leadership del territorio. Ha chiesto a Cinzia Fontana di risolvere finalmente l’abuso di via Rossignoli e quindi porre mano a quanto “un Piloni evidentemente distratto” dalla campagna elettorale non ha potuto o voluto fare. Bocciata anche la presidenza dell’area omogenea di Casorati e l’operato politico della Bonaldi, accusata di “arroganza” amministrativa e di “aver indebolito il territorio”. Convergenza invece sul tema del trasporto pubblico.

 

L’aria fritta e la situazione disastrosa

Per la Sinistra il capogruppo Emanuele Coti Zelati ha puntato sulle “contraddizioni” dei vari consiglieri di minoranza – evidenziando le differenze tra Zucchi e i consiglieri di Forza Italia – ed in sostanza “sull’aria fritta che si rischia di fare continuando a discutere del niente”. Ovvero del rimpasto di Giunta. S’è detto d’accordo con Andrea Agazzi sulla situazione “disastrosa” del trasporto pubblico e delle ferrovie in particolare: “mio malgrado lo sapete benissimo, è la Lega ad aver espresso l’assessore ai trasporti. A sentirla parlare sembra che sia colpa di questo Comune”.

 

Il problema di opportunità e la ricerca di coesione

L’ultimo botta e risposta è stato offerto da Laura Zanibelli, secondo la quale “si apre un problema di opportunità” con la presenza in consiglio di Tiziana Stella, moglie di Pietro Moro, presidente di Scrp. Definito “indiscutibile” il valore di Cinzia Fontana, ha riservato la seconda stoccata a Gramignoli: “doveva dimettersi per la questione della pompa bianca dell’Ipercoop ed è diventato addirittura assessore”. Dibattito salomonicamente chiuso da Jacopo Bassi, capogruppo del Pd: per il bene della città e di tutto il territorio “invito la minoranza a trovare coesione e a spronare la maggioranza ad operare al meglio”.

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