09-04-2016 ore 18:10 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Area omogenea cremasca. Prima il riconoscimento ufficiale, poi sanità e scuola

Durante la riunione tenuta venerdì 8 aprile presso il Comune di Crema, il coordinamento dei sindaci ha approvato l’ordine del giorno da sottoporre al Consiglio provinciale per il riconoscimento ufficiale dell'Area Omogenea Cremasca. Il documento si completa con l'elenco dei comuni aderenti ad oggi 42 e la delibera assunta dal Consiglio Comunale di Crema analoga di quella approvata in tutti i consigli comunali aderenti.

 

Tavolo istituzionale

Il coordinamento si è impegnato a far adottare la delibera entro il prossimo 22 aprile, quando si terrà a Cremona la prima seduta del tavolo istituzionale promosso da Regione Lombardia: il sottosegretario regionale Daniele Nava avrà il compito di raccogliere le istanze dei territori in vista della riforma delle Aree Vaste. Il coordinamento chiederà di partecipare al tavolo al quale per motivi procedurali - al momento degli inviti - non esisteva ufficialmente l’Area Omogenea Cremasca.

 

Assemblea dei sindaci

“Per preparare al meglio l'incontro e per condividere come territorio un breve documento da consegnare al sottosegretario, oltre che per condividere come area Omogenea una posizione definita e chiara rispetto al tema della riforma delle Aree Vaste, i sindaci si ritroveranno a Crema venerdì 15 aprile, ore 17.30, in sala dei Ricevimenti”.

 

Pari dignità

Il riconoscimento dell’Area omogenea Cremasca permetterà di sedersi ai tavoli istituzionali e di interloquire con pari dignità con i soggetti impegnati nel definire il nuovo assetto del territorio lombardo. Il riconoscimento permetterà l'assunzione di proposte operative ed iniziative che assumono carattere di ufficialità e una valenza politica di maggiore peso. Durante la riunione sono emersi altri due problemi di estrema importanza riguardanti il nostro territorio e sui quali il coordinamento ha deciso di intervenire nel più breve tempo possibile e in maniera decisa.

 

Sanità e scuola

Le due questioni sono legate alla sanità e alla scuola. La prima ci vede penalizzati soprattutto per quanto riguarda il trasferimento del personale e delle funzioni della ex Asl all’Asst. Se è stata riconosciuta l’autonomia dell’Asst di Crema, non è – nella pratica – sostenuta con i fatti. Più complesso il discorso degli istituti scolastici che con la politica delle aggregazioni vedrebbe penalizzato il cremasco. Questi due argomenti saranno oggetto di un approfondimento; il coordinamento interverrà con forza “per porre rimedio a questa discriminazione che non trova giustificazione nella legge e non migliora la qualità dei servizi sul nostro territorio. Anzi li penalizza”.

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