08-10-2013 ore 19:58 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Servizio idrico, ieri a Crema la Commissione Garanzia. Retrocessione quote ai Comuni, Alessandro Boldi: "la direzione è corretta"

A seguito di un riassestamento dello stato attuale del sistema idrico integrato della provincia di Cremona si è giunti alla realizzazione del cosiddetto 'gestore unico' provinciale nato dall'integrazione operativa dei rami di Aem Gestioni di Cremona, Scs Gestioni di Crema e Apes di Pandino con la società Padania Acque Gestione.

Affidamento a Padania Acque
Il 2 maggio la Conferenza dei Comuni ha stabilito che il servizio idrico verrà affidato a Padania Acque Gestioni quando - secondo i requisiti di legge - la totalità delle azioni della società sarà detenuta dalle amministrazioni comunali e dalla Provincia di Cremona. Ora, con l'obiettivo 'societario' di garantire servizi migliori ai cittadini al minor prezzo possibile, i comuni lavorano all'acquisizione delle quote azionarie per divenire soci dell'azienda.

Manca la liquidità
Come sempre il problema è legato ai soldi: non avendo liquidità alcune amministrazioni hanno avanzato la possibilità di cedere aree - per i critici più o meno appetibili - oppure immobili, un'idea che pare non abbia trovato terreno fertile e non solo per 'antipatie' politiche. La questione è intricata, perché nella nuova società i comuni cremaschi desiderano mantenere un'adeguata rappresentanza.

Interventi urgenti
Il tempo stringe e per sbloccare gli investimenti deve essere operativa la nuova società. In tempi rapidi è necessario procedere con la progettazione e l’esecuzione dei lavori per depuratori e fognature, mettere a norma gli impianti delle amministrazioni più piccole, con la possibilità d'intervento bloccata dal Patto di stabilità. Le amministrazioni - tutte - sono al lavoro per trovare la soluzione ottimale.

Commissione di Garanzia
A Crema, è durata più di un'ora, ieri sera, la commissione di garanzia presieduta dal consigliere Alessandro Boldi, M5Stelle, per trattare la retrocessione delle quote detenute in Padania acque Spa dall'amministrazione comunale. All'incontro, a palazzo comunale, erano presenti anche il segretario, il vice segretario e Stefania Cervieri, membro del consiglio di amministrazione Scrp per il comune di Crema.

La recessione delle quote
Padania Acque Spa guidata da Ercole Barbati ha abbassato il capitale sociale e restituito gratuitamente le quote ai comuni. Non sembra così semplice, invece, la cessione delle quote di Scrp ai Comuni, per un ammontare complessivo di circa 1 milione e 600 mila euro, recentemente acquisite da Lgh. Tutti sono consapevoli delle difficoltà finanziarie di molte amministrazioni, perciò gli amministratori stanno valutando la possibilità di 'congelare le quote' per 3 o 5 anni, per dare ai Comuni il tempo per ricomprarle.

Le decisioni
In discussione, oltre alle modalità di partecipazione diretta dei comuni, anche la realizzazione del controllo analogo: "in questo caso - commenta Alessandro Boldi - non è ancora chiaro da chi sarà composto. Ora si sta cercando di rendere operativa la nuova società: la prima delibera comunale per ritornare le quote di Padania Acque dovrebbe arrivare per la fine dell'anno. Il nodo è Scrp, con la quale è in corso una trattativa".

I dubbi
Prima di chiudere la vicenda si dovrà passare dai consigli comunali dei comuni soci. Secondo Boldi "si sta andando nella direzione corretta, con l'affidamento diretto e quindi lo sblocco degli investimenti. Speriamo che questa società sappia camminare da sola, speriamo che si sappia integrare Aem, con Cremona e con le altre società, speriamo che le altre società non abbia problemi strutturali, siano sane". I dubbi non mancano, ma la volontà comune pare possa prevalere.
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