08-05-2015 ore 12:38 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Appalto rifiuti. Gli interessi dei Comuni allungano i tempi del bando. Boldi, M5S: “da qui traspare la coesione del territorio”

Il bando per l’affidamento del servizio di igiene ambientale non sarà pronto a breve: questo, almeno, è quanto emerso dalla commissione Garanzia di ieri sera. “Inizialmente si prevedeva di emanare il bando entro dicembre 2014 – specifica il presidente della commissione, Alessandro Boldi, M5S – anche perché l’ultimo atto del Consiglio comunale è dell’aprile 2014, ma ci sono state difficoltà nella stesura del bando ed i tempi saranno lunghi. Ci hanno assicurato che la procedura è partita ma probabilmente si andrà in deroga, non riuscendo a terminare entro la fine 2015”.

 

Le difficoltà di Scrp

Nonostante l’anno scorso i Comuni cremaschi abbiano deliberato le medesime linee d’indirizzo, “Scrp – aggiunge Boldi – ha avuto complicazioni nello stendere un bando che rispettasse le linee particolari di ogni ente locale. Questo, in parte, è anche dovuto alla diversa demografia del cremasco, dove un’ampia fetta di paesi conta poco meno di 5 mila abitanti e solo uno supera i 30 mila. Da questo deriva che ogni comune ha in essere un contratto con il gestore diverso da quello degli altri per alcuni aspetti, che ora vorrebbe riconosciuti nel bando di Scrp”.

 

La questione politica

Questo ha messo in difficoltà la società appaltante (Scrp) e ha posto un problema politico più grande: “se anche Scrp impiega più di due anni per stendere un bando, cosa significa? C’è davvero la volontà di tenere Scrp come stazione appaltante? Si intende ancora perseguire l’obiettivo di coesione, di sfruttare le economie dell’estensione del servizio al territorio, oppure ognuno vuole tornare ad affidare l’igiene ambientale per conto suo? Da queste partite emerge la volontà del territorio di fare territorio”, oppure di non farla.

 

Il centro natatorio

Altro tema all’Ordine del giorno, l’affidamento della gestione del centro natatorio a privati. La prima asta per la presentazione delle offerte è andata deserta: “le 3 società che avevano manifestato interesse non hanno fornito motivi ufficiali, tuttavia è emerso come nel bando siano stati specificati criteri e vincoli più stringenti, come quello in merito all’assunzione del personale con le attuali condizioni contrattuali. È certo che per quest’estate il centro natatorio rimarrà a carico di Scs; l’obiettivo – conclude Alessandro Boldi – è andare alla seconda gara entro la fine dell’anno”.

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