08-03-2013 ore 15:21 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Fondazione San Domenico, “tanto rumore per nulla”. Luigi Galvano, Pd, riconferma la fiducia al presidente Giovanni Marotta e bacchetta “gli umori” ondivaghi del centrodestra

“Ancora tanto rumore per nulla!” Così Luigi Galvano torna sulla notizia del giorno, ovvero l’affidamento dell’incarico di direttore artistico del teatro San Domenico ad Enrico Coffetti.

Gli umori di Agazzi
Secondo il consigliere del Partito Democratico “ormai l’opposizione non sa più dove orientare le propruie sfuriate, si attacca a tutto, seguendo gli umori del consigliere Agazzi, ormai infastidito da tutto e tutti. Nel mirino questa volta è finito un consigliere del CdA del San Domenico, che viene attribuito, non si sa in forza di quale assioma, al Partito Democratico”.

”La logica del centrodestra”
Il gruppo consigliare del PD, insieme a tutta la maggioranza, ribadisce di aver sostenuto la candidatura di Elisa Marinoni e di Franco Gallo, mentre “le minoranze si erano fatte “in quattro” per non trovare una condivisione. Questo non significa che i due nomi proposti fossero del PD. E’ una logica che appartiene al centrodestra e, per questo, è possibile che non la comprendano fino in fondo”.

Le capacità professionali
“Noi – argomenta Galvano - abbiamo sostenuto le loro nomine indipendentemente dalle appartenenze, ma per le capacità e le professionalità che ciascuno di loro porta con sè. Nulla di più. E così come non abbiamo individuato una figura scelta tra profili vicino ai ‘partiti’ per il consiglio di amministrazione, allo stesso modo ci guardiamo bene dall’influenzare o anche solo indirizzare le scelte del cda”.

Rapporto positivo
Questo, secondo l’esponente del Partito Democratico, “non significa lavarsene le mani. Al contrario un maggiore rapporto, positivo, tra il consiglio comunale e i tre nominati sarebbe senz’altro auspicabile e stiamo cercando di far crescere momenti di contatto e di riflessione”.

Il merito di Marotta
“La vicenda che ha fatto scattare la minoranza” è invece da lodare, aggiunge Galvano: il passaggio da semplice consulente a direttore artistico “è un merito del Presidente e di tutto il CdA che ha voluto formalizzare una scelta tutt’altro che banale ed in controtendenza rispetto al pregresso, della quale in futuro e con serenità si valuteranno i frutti”.

La trasparenza
Ribadita la fiducia al presidente della Fondazione San Domenico, alle prese con l’ennesima, assolutamente necessaria evoluzione della qualità e dell’efficienza del teatro di piazza Trento e Trieste, il consigliere comunale del Partito Democratico chiude con un pensiero per la minoranza di centrodestra: “il tentativo dell’opposizione è di oscurare il reale pregio di un’operazione tanto importante per il nostro teatro, cercando di orientare maldestramente i riflettori su rapporti clienterali e mancanza di trasparenza quanto mai “campati per aria”. Da questo centrodestra nessuno ha da imparare”.
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