08-02-2016 ore 20:14 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Insieme per migliorare la società, protocollo d'intesa tra Comune e Lions club

Il Comune di Crema ed i Lions club hanno rinnovato un protocollo d'intesa che mira “a promuovere una fattiva collaborazione nella condivisione di intenti e di conoscenze, approfondire tematiche di competenza comunale e di interesse dell’Associazione, contribuire ad un sapere condiviso, nell’ambito di progettualità ad elevata valenza sociale nell’interesse della comunità locale”. Stefania Bonaldi ha salutato con entusiasmo l'iniziativa, in particolare per la possibilità di mettere in campo “professionalità specifiche, a titolo gratuito, nei più svariati campi di competenza. Per un sindaco è motivo di grande soddisfazione che cittadini con esperienze specifiche si mettano a disposizione della collettività”.

 

Al servizio del territorio

Del resto, seppur “nella loro dimensione di internazionalità”, i Lions lavorano “nel e per il territorio in cui hanno sede”. “Il nostro motto è we serve, noi siamo al servizio” ha ricordato il presidente di zona Riccardo Murabito, affiancato dalla presidente del Lions Club Crema Gerundo Piera Merico Buzzella, dal presidente del Lions Club Crema Serenissima Massimo Sanella, dal presidente del Lions Crema Host Alberto Besson, dal presidente del Leo Club Alberto Groppelli. In considerazione del fatto che i Clubs, pur nella loro dimensione di internazionalità, lavorano “nel” e “per” il territorio in cui hanno sede, è cresciuto la necessità di una collaborazione più stretta con le istituzioni. “Vogliamo dare il nostro contributo gratuito – ha aggiunto Murabito - al miglioramento della società. Il nostro raggio d'azione è a 360°, abbiamo una vasta operatività nei confronti di chi soffre”.

 

Assistenza sanitaria ed educativa

In sostanza, mutando le condizioni della società, si è evoluto anche il livello dei service offerti dal Lions che “da mero servizio benefico”, ha raggiunto complessità e progettualità molto elevate, al punto che la bozza del protocollo siglato oggi a Crema – ed in precedenza a Castelleone e Soncino - è stato adottato da moltissimi club d'Italia e da tutti i municipi di Roma. Il past president del Consiglio dei governatori, Rocco Tatangelo, ha sottolineato la particolare valenza che assume l'iniziativa “nel clima di difficoltà sociale ed umanitaria che si respira in questi giorni, indice di sensibilità profonda ai fini dell’integrazione e dell’azione costruttiva sul territorio”. In particolare, il progetto “contempla assistenza di tipo sanitario ed educativo - coinvolgendo medici Lions per il primo ascolto – per migranti che sono di passaggio o vogliono fermarsi sul territorio italiano”, con particolare attenzione “per i bambini o per le donne in gravidanza”.

 

Concretezza

In sostanza, ha concluso Tatangelo, “non siamo quelli che si vestono bene per andare a mangiar male, noi siamo quelli che si rimboccano le maniche e si danno da fare”. In chiusura, prima delle firme, l'assessore alla cultura Paola Vailati ha ribadito il proprio apprezzamento “per il lavoro in sinergia”, sottolineando la positività delle iniziative concrete. Un progetto destinato a coinvolgere anche altri club del territorio: il Comune farà da pilota ad attività di servizio, mentre i club metteranno a disposizione i propri soci che operano nella sanità “per ricevere le persone bisognose d'aiuto”.

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