08-02-2016 ore 10:39 | Politica - Milano
di Ilaria Bosi

Regione. Fondo famiglia, “i veri dati” di Malvezzi, Ncd: “sostegno concreto”

“Il Pd prende lucciole per lanterne. Non è vero, come vanno dicendo da giorni alcuni colleghi del Partito Democratico in Consiglio, che Regione Lombardia ha operato tagli sulle misure dedicate alla famiglia. Bisogna analizzare con onestà intellettuale i dati del bilancio e la storia pregressa”.

 

Progressivo incremento

Per Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, “il Fondo regionale a favore della famiglia e dei suoi componenti fragili ha visto un progressivo incremento sia in termini di risorse che di misure adottate, passando da un investimento iniziale di circa 40 milioni di euro ai 50 milioni del 2015, confermati anche per il corrente esercizio con una possibilità di incremento per nuove misure a cui corrisponderà un incremento delle risorse”.

 

Fondi maternità

A proposito dei fondi legati alla maternità Malvezzi sostiene che “i 9 milioni del 2012 si riferiscono a un dato di consuntivo su misure adottate senza regole e su una semplice autocertificazione. Stabiliti poi i criteri per l’accesso a Nasko - ad esempio la certificazione fatta dai consultori o dagli enti preposti - si è arrivati ad un dato consolidato su base annua di 2,2 milioni di euro che si conferma anche per quest’anno rispondendo a tutte le richieste. Inoltre è stata prevista una diversificazione degli interventi a sostegno della famiglia”.

 

Fondo sociale regionale

In aumento il Fondo sociale regionale, “destinato – ha rimarcato Malvezzi – ai servizi per minori, anziani e disabili, visto che nel 2015 erano stati stanziati 51 milioni di euro nel bilancio di previsione e in fase di assestamento si è passati a 70 milioni. Il dato di partenza nel per la previsione 2016 è di 54 milioni di euro e contiamo nell’anno di confermare lo stanziamento del 2015”.

 

Assunzione badanti

Infine il fondo per il sostegno alle famiglie che assumono una badante: “Si sta concludendo il quadro attuativo della l.r. 15/2015 - Interventi a favore del lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari - a cui saranno attribuite anche le risorse necessarie; il dato riguardante il 2015, quantificato in 700 mila euro, era relativo ad un anno già iniziato e sarà pertanto aggiornato sulla base delle evidenze derivanti dalla prima fase di implementazione della legge”.

 

Reddito di autonomia

“Tutto questo – ha concluso Malvezzi – accade mentre da Roma si continua a registrare una riduzione di trasferimenti agli enti intermedi, che mettono regioni e comuni nelle condizioni di dover ridurre servizi talvolta essenziali. In Lombardia, sul fronte del welfare, questo non accade. Anzi, con l’introduzione del reddito di autonomia abbiamo investito nuove risorse a favore di chi è più in difficoltà, dentro e fuori la famiglia, segno della volontà di far crescere la nostra regione partendo dalla persona e dai suoi bisogni”.

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