07-10-2015 ore 10:57 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Scrp, contratto di igiene ambientale. Antonio Grassi non demorde: “scarsa informazione ai sindaci-soci”

Durante l'assemblea di ieri l'assemblea dei sindaci soci di Scrp hanno ribadito l'intenzione di proseguire con la gara d'appalto per la gestione della raccolta e dei rifiuti e contestualmente confermato la fiducia al consiglio di amministrazione, con l'eccezione di Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco-Vidolasco e di Nicola Marani di Salvirola, mentre il sindaco di Ripalta Guerina, Luca Guerini, ha deciso di astenersi.

 

Elementi di assoluta importanza”

Se il sindaco di Crema ha ribadito come “il fronte dei sindaci sia compatto nonostante la delicatezza del momento, che comunque serviva per fugare dubbi, preoccupazioni e perplessità”, durante l'incontro è intervenuto il sindaco di Casale Cremasco. In allegato la nota completa, riassunta di seguito: “Al di là della confusione palesata nell’intera vicenda, s'impone nella pubblica discussione un preciso fatto: non è stata data alcuna informazione ai Comuni soci in merito a fatti ed elementi di assoluta importanza per valutare al meglio le scelte ad operare nella specifica vicenda della gara di igiene ambientale. Ciò mina la fiducia, che occorre nutrire verso gli organi societari”.

 

I ricorsi

Secondo Grassi “i vertici di Scrp potrebbero dire di non essere stati a conoscenza delle sentenze, ma diventa un atto di fede crederlo e possiamo anche concederlo. Anzi lo concedo. Ma mi chiedo: è possibile che il direttore generale di Scrp, membro di Lgh, società che controllava Cogeme e poi Linea gestioni non sapesse dei ricorsi a Tar e al consiglio di Stato e non avesse avvertito i vertici di Scrp, suo datore di lavoro?”

 

Il passo indietro

“Ammesso che non lo sapessero, è possibile che non siano state effettuate ricerche per appurare che tutto fosse regolare? Operazione assai semplice in quanto è possibile che non lo sapesse in quanto i ricorsi al Tar e al Consiglio di Sato vedevano tra i protagonisti Cogeme gestioni stessa, controllata, appunto, da Lgh. Di fronte a questa situazione e, concedendo anche la buona fede, la fiducia dei vertici di Scrp da parte mia è venuta meno e chiedo a loro di fare un passo indietro”.

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