07-09-2017 ore 20:32 | Politica - Dall'italia
di Gianni Carrolli

Consumo di suolo, aree dimezzate in Lombardia. Petizione online di Legambiente

Il consumo di suolo è un problema ben lungi dall’essere risolto. In poco più di sessant’anni la disponibilità di superfici agricole è più che dimezzata, passando da quasi duemila metri quadrati a meno di mille per ogni residente in Lombardia; a livello regionale quasi un terzo dei terreni coltivabili è stato abbandonato o trasformato in insediamenti residenziali, capannoni e nuove autostrade. Sono i dati elaborati dal Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo del Politecnico di Milano: statistiche allarmanti secondo Legambiente e Coldiretti, che hanno lanciato la petizione Salva il suolo.

 

La petizione

“In Europa – spiegano i promotori – non esiste una legge comune che difenda il suolo”. La petizione, contrassegnata dall’hashtag #people4soil, chiede all’Ue di tracciare un quadro normativo all’interno del quale “il suolo venga riconosciuto come un patrimonio comune, che necessita di protezione a livello europeo, in quanto garantisce la sicurezza alimentare, la conservazione della biodiversità e la regolazione dei cambiamenti climatici”. Una misura per preservare l’ambiente “dall’eccessiva cementificazione, dalla contaminazione, dall’erosione, dalla perdita di materia organica e dalla perdita di biodiversità”.

 

La tendenza attuale

“Ancora oggi, in Lombardia come nel resto d’Europa, i suoli sono sotto assedio da parte del cemento, ma anche di fenomeni di degrado e abbandono: per questo promuoviamo una petizione europea”, spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. D’accordo anche Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia, che guardando al presente osserva come “nonostante si possa pensare che la crisi dell’edilizia abbia in qualche modo frenato il consumo di suolo, a livello di volontà politica basta vedere i piani di governo del territorio dei comuni per verificare che la propensione delle pubbliche amministrazioni, in genere, non è certo quella del risparmio di suolo”.

 

La situazione in Lombardia

Dando un’occhiata ai dati (riportati nel grafico sottostante) si nota come la provincia di Cremona viva una situazione tra le migliori in Lombardia. Tra gli anni 1999 e 2015 il consumo di suolo agricolo corrisponde al 2,62% della superficie coltivabile; meglio fa soltanto la provincia di Pavia, con un coefficiente pari a 1,83%. L’ultimo gradino della classifica è occupato dalla provincia di Monza e Brianza, con il 14,68% di suolo agricolo consumato, seguito dalla provincia di Varese (11,86%). La media regionale si attesta sul 4,73%: in 16 anni un ventesimo del suolo destinato ad uso agricolo ha visto sorgere strade, case, immobili e strutture produttive, “molto spesso meno utili del previsto”.

 

 

Consumo suolo Lombardia
Infogram

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