07-04-2018 ore 16:25 | Politica - Crema
di Marilisa Cattaneo

Crema. Biomasse, il M5S contro la centrale: 'Emissioni nocive e possibile riconversione'

"I sindaci hanno presentato un ricorso al Tar e ulteriori pareri tecnici in modo che la Provincia di Cremona torni sui suoi passi, accantonando un’idea scellerata di energia rinnovabile. Abbiamo il dovere di tutelare il Cremasco e i suoi abitanti". Impegno su tutti i fronti per salvaguardare territorio e cittadini è quello garantito stamattina in conferenza stampa in Comune a Crema da Marco Degli Angeli, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, sceso in campo a fianco dei primi cittadini Pietro Fiori di Castelleone, Guido Ongaro di Madignano, Pietro Torazzi di Ripalta Arpina e Alessandro Pandini di Montodine per fermare la realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse che potrebbe sorgere fra Castelleone e Ripalta Arpina.

 

Contro la centrale e le sue emissioni

"Non c’è nulla di bio e non ci sono nemmeno vantaggi" ha aggiunto il consigliere pentastellato "Impianti di questo tipo sono nocivi e pericolosi a causa delle emissioni di Pm1, Pm01 e Pm2.5, un particolato ancora più sottile del noto Pm10, tanto da non poter essere filtrato dal nostro corpo. Questa sostanza ha già ucciso 60 mila persone in Italia e 500 mila in Europa". Degli Angeli chiederà in Regione di attuare misure di tutela della salute secondo il principio di precauzione e mantenimento e salvaguardia del territorio, con l’obbligo di una filiera corta, del riuso del calore, delle compensazioni a saldo zero e del legittimo potere dei sindaci di decidere per i territori di competenza.

 

Anche l'ombra della riconversione

"L’insediamento di questa centrale a Castelleone - ha aggiunto Christian Di Feo, ex consigliere comunale a Crema - creerebbe un grave precedente. Fortunatamente nel Cremasco sono presenti sindaci attenti e coscienzosi che si stanno battendo per evitare tutto ciò. A lungo andare questa centrale potrebbe essere trasformata in un inceneritore di rifiuti. Stiamo lavorando a tutti i livelli per scongiurarne la realizzazione". In chiusura Degli Angeli ha sottolineato che "la posta in gioco è alta. L’invito alla mobilitazione è esteso a tutte le forze politiche: dobbiamo fare fronte comune per il bene dei cittadini".

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