07-04-2017 ore 11:47 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Laura Zanibelli attacca il sindaco: “scuole e famiglie usate per fini elettorali”

Chiede “meno fotografie e fogli sventolati, più attenzione e fatti” la consigliera Laura Zanibelli (Ncd). Indigesta la tappa del tour del sindaco Stefania Bonaldi con alcuni rappresentanti del mondo della scuola cremasca: “il primo cittadino si fa fotografare coi dirigenti scolastici solo perché in campagna elettorale, e lo stesso giorno leggiamo i problemi rimasti a carico delle famiglie che hanno iscritto i propri figli alle scuole Galmozzi, con problemi di spazi così pesanti da mettere addirittura in competizione le Galmozzi con le adiacenti Marazzi”.

 

Riordino e confusione

Secondo la consigliera Ncd, l’istituto Marazzi è stato “abbondantemente bistrattato da sindaco e assessore l’anno scorso, quando si son fatti battere sul Piano di riordino scolastico provinciale. Dopo una soluzione estremamente provvisoria, prima si assiste ad un dietro front sull’ipotesi di scippare le aule al Marazzi ipotizzata inizialmente dall’assessore, che evidentemente sottovalutava l’offerta formativa delle Marazzi. Ora si legge che cerca aule all’edificio Curtatone e che ipotizza di spostare il Racchetti all’edificio universitario abbandonato per 5 anni da questa amministrazione”.

 

Il capitolo università

Non meno negativa l’opinione in merito alla gestione dei rapporti con il polo universitario cremasco: “l’amministrazione in un colpo solo riduce le possibilità di sviluppo dell’università, cui l’Università stessa con la Regione ed il territorio sta lavorando, non mette mano alla sistemazione viabilità di Via Libero Comune, lascia senza sistemazione Sraffa e Munari per palestre, aule ristorazione, spazi comuni. Gli ultimi giorni di mandato amministrativo fan finta di trovare soluzioni che potranno solo tamponare l’inefficienza amministrativa e l’incapacità di realizzare un effettivo coordinamento con le scuole, di qualsiasi ordine e grado”.

 

Gli istituti comprensivi

Rispetto infine al Protocollo tra gli istituti comprensivi (IC), siglato a gennaio 2015, “evidentemente è solo un pezzo di carta per l’amministrazione, ma noi non ce ne siamo dimenticati. Le famiglie hanno il diritto di sapere se tutte le iscrizioni verranno accolte, con che criteri verranno eventualmente dirottate verso gli altri Istituti Comprensivi, la cui offerta formativa comunque non vien messa in discussione, oppure quali servizi saranno comunque garantiti connessi all’accettazione alle Galmozzi di classi superiori al previsto e al massimo consentito, servizi – conclude Zanibelli – che non dipendono solo dal numero di aule”.

263