06-12-2017 ore 20:47 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Sicurezza, rimandate le azioni straordinarie. In Consiglio la paura e il terzo turno sempre

Azioni straordinarie per la sicurezza? Non ora. Magari più avanti, con l’anno nuovo, aprendo un tavolo e raccogliendo il contributo di tutte le forze politiche della città. Coinvolgendo anche le forze dell’ordine, possibilmente col sostegno fattivo della Prefettura. Questo in estrema sintesi quanto emerso nel consiglio comunale odierno. La mozione presentata dalla minoranza (integrale in allegato) è stata “sospesa” prima per cinque minuti, poi definitivamente. Come detto, rimandata a gennaio. Il tutto dopo un paio d’ore di discussione, piccole aperture e qualche (doveroso, statutario) attrito. Insomma, non è stata ritirata come richiesto dalla maggioranza e nemmeno emendata (ovvero implementata o ritoccata nelle parti più discusse) come suggerito da Forza Italia e fortemente sperato dalla Lega.

 

La battaglia, il manganello e l’autocontrollo

Per il Carroccio e per il suo capogruppo Andrea Agazzi la sicurezza è “una battaglia politica”. La mozione contiene "elementi di buon senso", in particolare i presidi in piazza Garibaldi, ai Giardini e al Campo di Marte. Il tutto è supportato da 650 firme di “cremaschi di Crema e di gente che frequenta Crema”. Per Matteo Gramignoli (lista Crema città della bellezza), “la sicurezza non è più un tema di destra”. E soprattutto non si può fare “solo col manganello”. Tutt’altro, ha aggiunto sempre per l’area civica di maggioranza Francesco Lopopolo (lista Cittadini in Comune con Stefania Bonaldi Sindaco): spetta alle forze dell’ordine”. I consiglieri possono “dare un contributo con azioni di prevenzione” e soprattutto con “l’autocontrollo dei gestori”. Per la Sinistra e per Emanuele Coti Zelati, la Lega “strumentalizza”, anzi a ben vedere “agita la paura” con fini propagandistici.

 

Educazione, clienti o videosorveglianza

Se il problema è la presenza di tossicodipendenti al campo di Marte, per Jacopo Bassi, capogruppo del Partito democratico, la soluzione va trovata “nell’educazione e nella formazione”, ma anche nel “sostegno alle persone che si trovano a vivere situazioni di fragilità”, perché al momento lo Stato sociale “non è in grado di provvedere”. Il presidio fisso delle forze dell’ordine finirebbe con “lo spostare il problema da dove si trova adesso ad un’altra parte, senza nemmeno tentare di risolvere la questione”. Addirittura, per Forza Italia, cioè Simone Beretta, “c’è chi si lamenta di perdere la clientela se nei locali vanno a fare i controlli la polizia e i carabinieri”. Quindi? “Quindi potrebbero dire: si rompa pure qualche bottiglia in più ma non si tolgano i clienti”. Tema antico, si ripropone ciclicamente e quando è opportuno trova vasta eco in politica o sulla stampa. “Si tende a militarizzare un po’ la città” ha argomentato Marcello Bassi (lista Crema bene comune) e “considerando che siamo nel 2017, esistono strumenti come il Decision support system, che consente di prevenire i reati”.

 

Il politichese, la paura e il terzo turno sempre

Chiesta e ottenuta una pausa di cinque minuti, il tratto finale. Ritirata, pardon, sospesa la mozione, per Andrea Agazzi “stasera abbiamo dimostrato un po’ di paura e di nasconderci dietro il politichese”. Il discorso è uno e non si può continuare a far finta di niente: “Il Comune vuole investire in sicurezza? Vuole investire in personale, tecnologia e prevenzione?” A gennaio se ne riparlerà. Nel frattempo il Comune ha pronto un bando di concorso per l’assunzione di nuovi agenti di polizia locale, perché l’obiettivo, ha spiegato il sindaco Stefania Bonaldi, “è arrivare al terzo turno serale sempre, non solo il fine settimana”. E vietare la vendita di alcolici nelle bottiglie di vetro rientra in azioni mirate e non possono, al momento, essere imposte a livello generale. 

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