06-11-2017 ore 14:04 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Recupero vani e seminterrati. Le ‘maggiori tutele’ di Crema, tra lacciuoli e astensioni

In relazione al rischio idrogeologico e ai fenomeni di risalita della falda, in consiglio comunale sono state escluse dall'applicazione della legge regionale sul recupero dei vani e dei seminterrati esistenti alcune aree della città di Crema. In primis “tutta la fascia del fiume Serio”, quindi la zona “con faglia a 2 metri” e per concludere il centro storico, anche se in questo caso “solo per progetti che incidano sull'aspetto esteriore degli edifici e dei luoghi”. Il recupero, ha sintetizzato l’assessore Matteo Piloni, non è pregiudizialmente escluso: “abbiamo seguito la legge regionale e aggiunto un elemento di maggior tutela”.

 

Astensioni, lacci e lacciuoli

Una legge che piace poco all'assessore. Per Piloni “suona come un condono preventivo che permetterebbe, ad esempio, ai fabbricati esistenti di recuperare volumetrie e, quindi, la realizzazione di fabbricati abitabili”. Per quanto dura, è pur sempre legge e quindi “comunque da rispettare”, ha ribadito. Certamente, tenendo conto delle conformazioni territoriali. L'argomento ha avuto una rapida discussione in aula. Secondo Simone Beretta, Forza Italia, “aver inserito il centro storico nelle esclusione è un eccesso di zelo”. Gli azzurri hanno deciso di “non votare contro” la proposta ma hanno preferito astenersi. Non solo, hanno ribadito che “il centro storico è già governato da leggi con deroghe" alla bisogna. Ragion per cui, "metterci altri lacci e lacciuoli complica le cose e potrebbe portare ad ulteriori ritardi e rallentamenti". In sostanza, la proposta viene bollata come "burocratica", foriera di "un vincolo incomprensibile”. Astenuta anche la Lega Nord. Per il capogruppo Andrea Agazzi, “la finalità della legge regionale è stata svuotata dalla proposta cremasca. Le disposizioni regionali vengono ritenute fuorvianti, mentre per noi sono positive”.

 

Il consumo di suolo e la tutela

Favorevole alla proposta di esclusione del centro storico Carlo Cattaneo del Movimento 5 Stelle: “anche se si tratta di una decisione degli uffici – ha sottolineato – ritengo che a volte sia necessario prevedere una maggiore tutela”. A Francesco Lopopolo dei Cittadini in Comune, “la legge regionale piace poco. Pensare che le persone possano vivere nei seminterrati mi fa tornare al tempo delle catacombe”. Per farla breve viene apprezzata l’esclusione del centro storico, quindi "voto favorevole". Per Jacopo Bassi, capogruppo del Pd, “la legge regionale combatte l’eccessivo consumo di suolo, una delle piaghe del nostro Paese”. In particolare “non è esclusa la possibilità di recupero in centro storico ma solo se andrà a modificare la configurazione estetica dell’immobile”. In sostanza “una scelta di buon senso”. Posta in votazione, delibera ha incassato 14 favorevoli, nessun contrario, 8 astenuti. Fatta la legge, pronte le maggiori tutele.

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