06-02-2015 ore 20:02 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema, consiglio comunale aperto sul luogo di culto islamico. La diretta

00:30: il presidente del Consiglio Vincenzo Cappelli scoglie l'adunata dopo gli interventi di una ventina di cittadini.

 

00:25 Pironti (intervento del pubblico): "c'è stata strumentalizzazione pazzesca da ogni parte, nella questione musalla. Da una parte si sono schierati i ‘no moschea’ dall’altra i ‘sì musalla’. Quando si è parlato della possibilità di avere un luogo di culto islamico nessuno ha detto esattamente come stanno le cose. Vorrei che si dicesse tutto, ma in termini veritieri, poi il cittadino cremasco avrà la facoltà di scegliere da che parte stare. Se, però, per vincere si ha bisogno strumentalizzare, allora si ha perso a prescindere”. 

 

22:47: Gennuso (intervento del pubblico): "tutti abbiamo paura: qualcuno di perdere la propria identità, altri di negare un diritto. La paura è un impulso dettato dalla sopravvivenza. Ma l’irrazionalità conduce a conclusioni e decisioni affrettate, alle volte le giustificate dalla costruzione ad hoc di un pericolo a nostro uso e consumo. Io non ho paura dei musulmani, l’equazione per musulmano = terrorista offende l’intelligenza di tutti. Nel mondo accade molto di terribile per mani  di terroristi, politici corrotti, non musulmani.". 

 

23:45: Guerini (intervento del pubblico): "La scuola è il primo grande luogo d’incontro tra diversità. La Costituzione tratta direttamente ed indirettamente il tema della libertà di religione. Come capita quotidianamente nelle scuole, è importante che il rispetto si concretizzi nel mantenere la propria diversità seguendo le stesse leggi, uguali per tutti. Auspichiamo che allo stesso modo di altre religioni, anche esponenti della fede islamica intendano fare altrettanto". 

 

23:35: Severgnini (intervento del pubblico): "ho preferito star qui e aspettare fino alla fine piuttosto che star fuori con Salvini a cantare “chi non salta mussulmano è". Libertà e fede sono gli elementi fondamentali della vita e condizionano ogni nostra scelta. Quindi non possiamo accettare che alcuni cittadini decidano di negarne una parte. Condividere diritti cono noi, non negarli a chi crede un altro Dio. La forza delle mie idee sta nella condivisione e nel rispetto, nella loro capacità di esistere e resistere, non ho bisogno di negare la cultura di qualcun altro per riconoscere la mia".

 

23:05: Donida (intervento dal pubblico): "è comica la divisione della città in 2 schieramenti a causa della scelta dell’amministrazione di permettere la mosche a Crema. Molti sono convinti che il sindaco eletto debba essere sindaco di tutti i cittadini: le questioni significative per la città richiedono un patto politico con tutti i cittadini e quindi sarebbe stato più onesto e trasparente proporre l’insediamento della moschea nella campagna elettorale. Non avendone fatta menzione, molti si sono sentiti traditi. Ora, se il sindaco non vuole prendere in giro in cttadini, deve fermare la realizzazione". 

 

22:54: Patrini (intervento dal pubblico): "tutti i razzismi sono fatti della stessa pasta. Rete scuole in base a Costituzione sta con tutti i docenti ed operatori scolastici che si spendono per favorire l’ascolto, il dialogo e la conoscenza reciproca. Da circa 20 anni la scuola italiana ha scommesso sull’interculturalità, non su una proposta rivolta a stranieri ma coinvolge tutta la popolazione scolastica. È la grammatica della civilizzazione, il resto lo fanno i ragazzi stessi. Le manie nei confronti del diverso cadono presto e si convive nelle diversità. Siamo portatori di identità individuale, irriducibile ad ogni categorizzazione. Sapere e conoscenza, secondo noi, sono i titoli più qualificati contro la regressione".

 

22:48: Fontana: "è bene favorire una serie di discussioni su temi che impattano sul nostro modo di essere e costruire comunità e convivenza. Meno utile è la demonizzazione del pensiero degli altri. Molto meno utile ancora è che nel momento in cui si svolge il Consiglio comunale aperto non ci si ascolti e non ci si fermi ad ascoltare le ragione degli uni e degli altri. Tutti siamo attraversati da mille dubbi e paure, tutti siamo turbati dall’orrore dei fatti di questi giorni. La paura non va irrisa né sottovalutata ma credo non si pone in termini di principio la costruzione della musalla: non si pone perché non si può limitare il diritto costituzionale della libertà religiosa". 

 

22:43; Beretta: "Abbiamo chiesto un Consiglio comunale aperto perché i cittadini non completamente convinti potessero esprimere al sindaco la propria opinione, ma, visto il tenore degli interventi di stasera, questo non è che il primo dei Consigli comunali aperti. È solo l’inizio, non la fine, perché il confronto che voi non volete lo porteremo ovunque in questa città. Stavolta partiremo da Ombriano. Sarà materia di referendum comunque, perché se non lo è il culto in sé lo può essere una variante urbanistica".

 

22:30: Zanibelli: "Non è in discussione il luogo di culto. Improvvisamente questa città si è svegliata malata, con improvvisi cambiamenti di posizioni? No. Qui prima s’è parlato di unità, ma lei, sindaco, non sta unendo questa città. La solidarietà non ha colore. Questa istanza non chiede solo un luogo di culto ma un centro educativo, dove, tra le altre cose, insegnare arabo ai figli. Il timore dei cittadini cremaschi è che all’intero di quello che vorrebbe essere luogo di culto si infiltrino posizioni diverse, estremiste. Sono problemi che accadono, sono i timori a cui le persone vogliono risposte". 

 

22:23: Gnesi (intervento dal pubblico): "Secondo qualcuno la realizzazione di un luogo di culto islamico sarebbe primo passo alla sottomissione ad una cultura dominante. Ebbene io non mi sottometto alla cultura dominante della paura, all’ostilità, della chiusura in confini che si presuppongono più sicuri e pacifici. Insieme al sindaco e alla parte della città che continua a sperare io non mi arrendo, continuerò a proporre la parte migliore della mia cultura, fatta di rispetto e non di sospetto, di accoglienza non discriminazione. È la cultura della pace e non della guerra. Lotterò contro gli oscurantismi della fede. Se si negasse diritto di avere un luogo di culto allora avrebbe vinto il sopruso, i terroristi e gli oscurantisti".

 

22:13: Arpini: “stiamo assistendo al fenomeno della crescita incontrollata di centri culturali arabi, svincolati da ogni possibilità di verifica. Abbiamo già sperimentato il pericolo che dietro al culto si nascondessero le finalità di reclutamento di persone da impiegare in atti terroristici. È irresponsabile, di fronte ai rischi prospettati, volgere lo sguardo altrove invocando principi di non discriminazione, specie se a farlo è una sinistra che sembra animata da sentimento anticristiano". 

 

22:10: Mhamdi (intervento dal pubblico): "per me anche la Tunisia è il mio paese, la mia cultura, le mie tradizioni, lì c'è la mia famiglia ma io ci vado per due mesi all'anno e tutto il resto lo vivo qui, nel paese che amo, l'Italia. Mi son sentita dire "se davvero tu amassi l'Italia non andresti in giro così, con quel velo, se davvero vuoi seguire l'Islam tornatene al tuo paese". Perché? Non posso essere un'italiana musulmana? Una ragazza come tutte ma che copre i suoi capelli e che prega il suo Dio perché questo la fa star bene?".

 

22:05: Alloni (intervento dal pubblico): "il Consiglio comunale aperto di stasera è una ghiotta occasione per strumentalizzare il dibattito a livello ideologico. Lo stesso Malvezzi aveva avviato, a Cremona, le procedure per consentire la realizzazione di una moschea, di un semplice luogo culturale islamico dov’è consentito pregare. Quello che è stato stato chiesto a Crema è di continuare a pregare in un luogo loro, definitivo. Consentirebbe di ottenere un luogo a norma, con servizi necessari, aperto a pubblico e che potrebbe essere controllato e monitorato, ma soprattutto a zero costi a carico del Comune".

 

21:53: Adelio Zucchelli (intervento dal pubblico): “il nostro sì alla richiesta centro islamico a Crema ha bisogno di essere supportato da motivazioni giuridiche ma da una visione progettuale che attivi percorsi di cittadinanza attiva e di integrazione, a partire dalla pluralità religiosa della nostra città”. 

 

21:50: Coti Zelati: "facciamoci una domanda: come mai i politicanti che oggi si oppongono alla realizzazione della musalla sono più o meno gli stessi che, qualche anno fa, hanno dato l’ok per la struttura dei testimoni di Geova? Cosa succederebbe a queste persone se da domani la comunità islamica disponesse di un ampio numero di voti? Questi lupi si trasformerebbero in agnelli aperti al dialogo".

 

21:43: Di Feo: "Chiediamo intraprendere percorso di integrazione che abbia termine nella consultazione popolare. Non si può fare? Cambiamo lo Statuto e facciamo una consultazione non vincolante, poi l'amministrazione la interpreterà. Conoscere per deliberare, questa è la nostra filosofia: non si può imporre una scelta del genere. Il rischio è che entrambe le comunità si chiudano e che l’integrazione si allontani".

 

21:27: Santanchè (intervento dal pubblico): "Venendo a Crema mi sembra di essere Alice nel paese delle meraviglie: si cerca di non far vedere quello che è la realtà. Non siamo contro la libertà di culto, portiamo avanti la libertà di tutti, ma non è questo il momento per un nuovo luogo di culto islamico. Dovremo avere due cose in testa: la patria è di chi la ama e l’Italia prima agli italiani".

 

21:21: Alorabi (intervento dal pubblico): "pace alle persone con le quali convivo e con cui ho sempre convissuto. Sono musulmano, ma in terza elementare con la mano sul petto cantavo Fratelli d’Italia. Avere un luogo di culto è un mio diritto. Come me ci sono altri 1000 ragazzi, per ogni ragazzo ci sono 2 genitori: ci sono più di 3 mila persone nel territorio cremasco che professano la fede islamica. Non riesco a capire il “no” di chi si oppone alla richiesta di una moschea avanzata da una comunità che convive da più di 20 anni con i cittadini di Crema e del cremasco".

 

21:16: Bordo (intervento dal pubblico): "È sbagliato parlare di Islam senza rendersi conto dello scontro che al suo interno è in atto. La paura distoglie lo sguardo dai propri diritti e ci porta a colpire quelli degli altri. Costruire un luogo di culto è un diritto, che prima che dalla Costituzione dev’essere sancito dalle nostre coscienze. È fondamentale riconoscere i nostri diritti per difendere quelli degli altri".

 

21:10: Malvezzi: "C’è un punto in cui in cui i fedeli dell’Islam deviano e vanno verso la deriva ideologica. La libertà di culto deve avvenire dentro riferimenti precisi e regole certe. Dobbiamo immaginare che i timori del popolo non possono essere risolti con una scrollata di spalle o dividendo chi è buono da chi è cattivo. Lei, sindaco, ha la libertà di scegliere il suo suicidio politico ma non di questa città".

 

21:04: Montanaro (intervento dal pubblico): "Due sono i temi chiave: la cultura della diversità e dell’accoglienza. La diversità tende a mettere in discussione inevitabilmente la nostra identità ma è un passaggio inevitabile, un’opportunità da cogliere. Accoglienza è la reale occasione per sicurezza di cui tanto si parla. Accoglienza e dialogo sono i veri nemici del fondamentalismo".

 

21:00: Gramignoli: “Come amministrazione saremo attenti ed aperti a tutti i contributi costrittivi che arriveranno alla discussione questa sera. Giusto premettere che a Crema si sta pregando di musalla: un mero luogo di preghiera. La questione, per com'è stata posta, sta invece assumendo connotati strumentali. I giovani e le nuove generazioni sono sempre più composite di differenti culture e origini. Tutto questo serve solo a rafforzare il vivere comune. Proviamo ad esternare tolleranza e rispetto reciproco”. 

 

20:55: Agazzi: "Sono dell’idea che lei signor sindaco debba soprassedere. Tirando le cose così in lungo ha diviso la comunità di Crema. Mi chiedo: chi le ha impedito di farlo in due anni e mezzo chi vi ha ostacolato dal 10 ottobre 2012 (quando in commissione urbanistica se ne è parlato per la prima volta), se non la paura di perdere le prossime elezioni?"

 

20.42: Bonaldi: "Credo che un dibattito come questo non dovrebbe essere materia di discussione, trattandosi di dare una risposta a centinaia di famiglie della comunità islamica, che chiedono un luogo dignitoso per poter pregare il proprio dio. Non intendiamo recedere dal nostro intento, a meno che qualcuno stasera sia in grado di dimostrare che queste persone appartengono ad un'umanità inferiore. La questione è solo ed eslcusivamente di tipo urbanistico: non spetta a noi sindacare il credo dei cittadini".

 

20:32: Inizia il Consiglio comunale aperto; il presidente comunale Vincenzo Cappelli illustra le regole di svolgimento. 

 

Tutto pronto per il Consiglio comunale aperto in merito alla realizzazione di un luogo di culto islamico a Crema. Il venerdì sera politico cremasco ha già acceso i motori: in piazza Duomo ha già fatto la sua comparsa il gazebo della Lega Nord, dov’è atteso Matteo Salvini, il segretario federale. È prevista anche la presenza di Daniela Santanchè al presidio organizzato dal Club Forza Silvio Crema 1. Oltre al Consiglio aperto – 20.30 l’ora d’inizio – e ai presidi del Carroccio e del Club socioculturale Forza Silvio, piazza Duomo ospiterà anche una duplice manifestazione, indetta dal gruppo delle Sentinelle sedute e dal comitato Sinistra classe rivoluzionaria. I due picchetti intendono dissentire dall’islamofobia e dal razzismo.  

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