05-07-2016 ore 13:55 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Servizio postale nel territorio cremasco, per Toninelli “un disastro annunciato”

“La situazione che si è creata nel cremonese sfociando nelle manifestazioni pubbliche con le quali si sta denunciando il pericolo della dissoluzione del servizio universale postale era stata ampiamente prevista e denunciata dal M5S almeno un anno fa, quando il piano di privatizzazione del Governo per fare cassa è stato avviato”.

 

Trasformazione

“Noi – spiega il deputato cremasco Danilo Toninelli - chiedevamo di rivedere la privatizzazione di Poste e non procedere alla cessione di quote della società. Già nel maggio 2015 come portavoce M5S alla Camera già avvertivamo che “la privatizzazione non porterà alcun vantaggio ai cittadini, gli attuali titolari del gruppo Poste italiane e anzi queste mozioni approvate oggi non risolveranno i grossi problemi che proprio la privatizzazione creerà. Con la trasformazione in atto Poste italiane, fornitore del servizio universale postale metterà in secondo piano la sua originaria e tradizionale mission e diventerà gradatamente un gruppo bancario che penserà a fare affari, a investire nei mercati finanziari, a prestare più importanza al settore assicurativo, alle carte di credito e ricaricabili, alla telefonia mobile. E il primo segnale di questo processo è l'annuncio dell'acquisizione del 10,3 per cento di Anima. Gli squali della finanza ringrazieranno. Trentadue milioni di clienti non capiranno. I dipendenti rischieranno il posto di lavoro. I cittadini saranno costretti a restare a guardare questo spettacolo raccapricciante”.

 

Rimedi

“Quello che si sta verificando nel cremonese in questi giorni si sta verificando in tutta Italia. Ho sentito la necessità di evidenziarlo al Governo attraverso un’interrogazione parlamentare. Non ci basta la denuncia, ora è necessario che si intervenga per rimediare all’errore il prima possibile”.

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